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Oristano

Oristano, lavori sulla provinciale 56: dopo anni di attesa si inizia

Oristano, lavori sulla provinciale 56: dopo anni di attesa si inizia

Avviate le procedure per gli espropri, la nuova strada costa 5,1 milioni. Il vecchio finanziamento ne prevede solo 3,5. Il consorzio industriale batte cassa

19 giugno 2022
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ORISTANO. L’avvio dei lavori da 5 milioni e 100 mila euro per la riqualificazione dell'ingresso Sud di Oristano è sempre più vicino. Gli interventi prevedono la realizzazione di una pista ciclopedonale fra Oristano e Santa Giusta e di tre rotatorie, che sostituiranno altrettanti incroci semaforici fra la provinciale 56 e le vie Messina, del Porto e Parigi. Sparirà invece la rotatoria che consente l'accesso al distributore di benzina e alla zona commerciale di via Dublino: gli automobilisti potranno accedere dalla corsia in direzione Santa Giusta, facendo inversione alla rotatoria di via del Porto. Il Consorzio Industriale ha avviato le procedure per l'esproprio delle aree necessarie.

Siamo sulla provinciale 56, la strada che collega Santa Giusta al capoluogo. Poche centinaia di metri, un chilometro circa, utilizzati da tutti coloro che raggiungono Oristano dalla parte meridionale della Provincia e dell'isola. Una zona importante, per la viabilità cittadina, che, a causa dei troppi semafori e della mancanza di spazi dedicati alla mobilità lenta di ciclisti e pedoni, può diventare molto difficile da percorrere in maniera scorrevole e sicura. L'avvio delle procedure per l'esproprio è un passaggio fondamentale per mandare in appalto il progetto che, sino ad oggi, ha avuto una vita abbastanza travagliata. L'idea di sistemare uno dei due ingressi principali della città prende forma nel 2010, se ne occupava la Provincia che, all'epoca, era ancora un organo politico elettivo. Tre anni dopo, nel 2013, la Regione mette a disposizione dell'ente locale i 3 milioni e mezzo necessari per lo svolgimento dei lavori. La Provincia non manda avanti il progetto, tanto che la Regione decide di affidare i lavori all'Anas. Alla fine, dopo quattro anni buttati al vento, subentra il Consorzio Industriale, presieduto all'epoca da Massimiliano Daga. Il Cipor non è nteressato dal rifacimento della strada, che si trova ai margini dell'area consortile, ma trarrebbe sicuramente benefici dall'intervento e decide di proporsi come esecutore dei lavori. Nel 2019 viene aggiudicata la progettazione, ma poi tutto si blocca causa covid. Nel frattempo, arriva la brutta notizia: il progetto va rivisto in qualche dettaglio, ma soprattutto in dieci anni i prezzi sono cambiati, ora il costo è passato da 3,5 milioni a 5,1. Il Cipor ha così inoltrato la richiesta alla regione per ottenere il milione e mezzo necessario a completare interamente l'opera. Nel frattempo, nei prossimi mesi dovrebbe andare in appalto la gara per un primo stralcio funzionale, con i 3 milioni e mezzo a disposizione.

Davide Pinna

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