La Nuova Sardegna

Oristano

Energia e ambiente

Tyrrhenian link, Umberto Marcoli: «Oristano entri nella partita delle rinnovabili»

di Enrico Carta

	Una simulazione della posa dei cavi che collegheranno la Sicilia alla Sardegna col Tyrrhenian link
Una simulazione della posa dei cavi che collegheranno la Sicilia alla Sardegna col Tyrrhenian link

Il consigliere di centro sinistra presenta una mozione per spingere il Comune a governare questo importante momento della transizione energetica: «L’ente coinvolga istituzioni locali e cittadini»

04 novembre 2023
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Oristano Energia: tre mosse per il futuro. Sono quelle che il consigliere comunale Umberto Marcoli del gruppo della minoranza di centro sinistra Oristano Più suggerisce con la sua mozione che chiama in causa il consiglio comunale affinché faccia da sprone per l’azione del sindaco Massimiliano Sanna e della sua giunta. La mozione prende spunto dalla nascita imminente del Tyrrhenian link. Il doppio cavo sottomarino, frutto dell'investimento di Terna, collegherà Campania, Sicilia e  Sardegna e sarà lungo 970 chilometri con 1.000 megawatt di potenza. L’azione politica del consigliere si pone tre obiettivi: il primo è «Incoraggiare e sostenere la creazione di un tavolo regionale per affrontare la problematica, coinvolgendo le istituzioni locali, gli esperti del settore e la società civile»; il secondo è «Coinvolgere attivamente la cittadinanza e i portatori di interesse, promuovendo un processo partecipativo che consenta di generare una nuova opportunità di sviluppo economico e di sostenibilità ambientale»; il terzo è «Favorire la diffusione di informazioni istituzionali chiare e complete sul coinvolgimento di tutti gli attori del territorio, cittadini e imprese, al fine di promuovere una partecipazione informata e responsabile».

L’obiettivo di Umberto Marcoli è quindi quello di far sì che il Comune non si trovi impreparato, nel momento in cui sarà attivo il nuovo collegamento energetico tra la Sardegna e la doppia direttrice Sicilia e Campania. La mozione intitolata “Impianti di Produzione di Energia da Fonti Rinnovabili e Cavidotto Tyrrhenian Link” muove i suoi passi partendo proprio dalla disamina della situazione internazionale, dai mutati scenari per la produzione e il consumo di energia e dalla necessità di far giocoforza riferimento alle nuove necessità ambientali non più rinviabili.

«La nostra isola e Oristano con il suo territorio non sono esenti dagli effetti di questa crisi e dal crescente aumento delle bollette energetiche per famiglie e imprese», spiega Umberto Marcoli, che poi fa riferimento alla necessità di puntare diritti verso la transizione ecologica, ben sapendo che «La realizzazione di questo collegamento è essenziale per la stabilità, la sicurezza, l’integrazione delle fonti rinnovabili e l’efficienza dei mercati elettrici. La creazione di nuovi impianti di energia da fonti rinnovabili consentirà l’allaccio alla dorsale elettrica sarda, contribuendo alla stabilità dell’approvvigionamento. La riduzione dei costi energetici contribuirà, poi, ad affrontare la povertà energetica che colpisce le famiglie, le imprese e le amministrazioni pubbliche». Fatta dunque una tale premessa, è preferibile che sia il Comune a condurre Oristano, grazie a una visione d’insieme, nel futuro dell’energia.

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