La Nuova Sardegna

Oristano

Istruzione

A Neoneli c’è “L’angolo dei compiti”

di Enrico Carta

	Uno studente impegnato coi compiti a casa
Uno studente impegnato coi compiti a casa

Il progetto del Comune è dedicato agli alunni dai 6 ai 14: per due volte alla settimana avranno a disposizione un’educatrice che li aiuterà nello studio. Il sindaco Salvatore Cau: «Vogliamo garantire un diritto fondamentale ai nostri giovani»

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Neoneli Gli unici numeri che contano sono quelli dei compiti di matematica, non certo quelli del numero di studenti del paese. Quelli tra i 6 e i 14 anni sono quindici. «Sono molti? Sono pochi?» è la domanda che si pone il sindaco Salvatore Cau, ma è una domanda a cui il primo cittadino non sa dare risposta. L’unica cosa che gli interessa e per cui l’amministrazione ha messo in campo il progetto “L’angolo dei compiti” è che le possibilità di avere un’istruzione di buon livello non devono escludere chi vive nei piccoli centri dell’interno, spesso gravati dal doppio peso di essere lontani e con numeri ridotti. Per evitare di avere alunni con opportunità differenti a seconda del luogo in cui sono nati, è stata messa in piedi l’iniziativa presentata lunedì pomeriggio a Casa Cultura e che prenderà il via lunedì 13 novembre.

Il servizio sarà attivo due volte alla settimana per due ore in entrambi i giorni. Un’educatrice seguirà i bambini e i ragazzini tra i 6 e i 14 anni per far svolgere loro i compiti di scuola. Se tutti dovessero usufruire del servizio si arriverebbe per l’appunto al numero di quindici alunni. A seconda dei punti di vista, è un numero che può far sorridere oppure far venire lo sconforto, perché è quanto mai indicativo del problema dello spopolamento delle zone interne. Il primo cittadino, però, chiarisce subito che quel numero non è un problema: «L’istruzione è un diritto fondamentale per qualsiasi individuo e un cittadino di Neoneli dovrebbe avere gli stessi identici diritti del cittadino di Cagliari. Tempo fa è capitato di sentire che essendoci pochi bambini, i 2 milioni e 200mila euro investiti per il progetto Iscol@ erano sprecati. Sarebbe come dare ragione a chi dai palazzi alti della politica perpetra costantemente tagli per le zone interne – sulla sanità, sulla scuola, sulla mobilità – perché la tendenza è sempre quella di ragionare sui numeri».

Il Comune rifiuta questa logica della mera conta di persone e, spiega Salvatore Cau, «Questa azione va a integrare quelle del Piano per il diritto allo studio che prevedeva anche interventi sul costo di trasporto per chi studia lontano dal paese, contributi per le spese di affitto, borse di studio e premi di laurea, per un importo di oltre 30mila euro». Sono fondi di bilancio interamente stanziati dal Comune che ha scelto come linea politica quella di ritenere «la formazione e l’istruzione tra i principi fondamentali della nostra società, alla pari dei diritti alla sanità e alla mobilità, sanciti dalla Costituzione e fondativi dell’Autonomia della Sardegna. La situazione della scuola in Sardegna, in particolare nelle zone interne, è preoccupante. Qui mandare i figli a scuola implica un maggiore dispendio di energie psicofisiche per i ragazzi e sacrifici economici per le loro famiglie; famiglie che, tra l’altro, sempre più spesso preferiscono trasferirsi nei centri maggiori dove mandare i figli a scuola è più semplice e conveniente, contribuendo così allo spopolamento dei paesi dell’interno, come Neoneli. Per tutte queste ragioni – conclude il sindaco – la nostra amministrazione comunale porta avanti una politica fortemente incentrata sul diritto allo studio, affinché diminuisca il divario con i grossi centri erogatori di servizi».

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