La Nuova Sardegna

Oristano

Beni culturali

I Giganti di Mont’e Prama presentati al MAXXI di Roma

di Paolo Camedda

	Alcuni dei Giganti di Mont'è Prama esposti al museo di Cabras
Alcuni dei Giganti di Mont'è Prama esposti al museo di Cabras

Nuovo incontro per promuovere i tesori archeologici del Sinis di Cabras attraverso la partnership con il Cagliari Calcio

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Cabras In virtù del prosieguo della partnership fra la Fondazione Mont ’e Prama e il Cagliari Calcio, le statue dei Giganti del Sinis sono approdati questa mattina, sabato 2 dicembre, al MAXXI di Roma, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo. L’appuntamento di promozione dei beni culturali si è svolto nella sala Graziella Lonardi Buontempo, in occasione dell’impegno di campionato fra i rossoblù e la Lazio. Ad accogliere nella capitale il presidente della Fondazione, Anthony Muroni, e il direttore business e media del Cagliari, Stefano Melis, c’era il segretario generale del MAXXI Francesco Spano.

Muroni e Melis hanno raccontato ai presenti come nasce la fortunata collaborazione tra la Fondazione e il club di calcio. Presente all'incontro per conto della Fasi, la Federazione delle associazioni sarde in Italia, sempre attenta alla promozione del patrimonio culturale isolano, il signor Antonio Maria Masia, presidente del Gremio dei sardi di Roma. «Rientriamo dalla capitale del nuovo mondo, dove abbiamo reso noto il patrimonio culturale e archeologico che rappresentiamo, per approdare nella capitale italiana, in uno dei musei più prestigiosi dedicato alle arti contemporanee – ha dichiarato Muroni –. Parlare di archeologia in un contesto moderno come quello del MAXXI è per noi un traguardo importante, perché ci permette di perseguire in maniera efficace l’obiettivo avviato attraverso la campagna di comunicazione con il Cagliari Calcio: raccontare la storia delle opere millenarie del Sinis a un pubblico proiettato verso altri interessi».

Successivamente ha preso la parola Stefano Melis: «Il nostro impegno per valorizzare il patrimonio storico della Sardegna, insieme a partner di alto profilo e dalla spiccata capacità di portare un grande contributo, è al contempo esaltante e fonte di orgoglio – ha affermato il dirigente rossoblù –, perché stiamo a contatto con la storia millenaria della nostra terra, testimoniata dai Giganti del Sinis». Durante la mattinata, il direttore scientifico della Fondazione, l’archeologo Giorgio Murru, ha parlato della preistoria sarda nell’ambito della conferenza “Giganti e Fate”, curata insieme al fotografo Nicola Castangia. Successivamente la sua collega Ilaria Orri ha illustrato ai presenti il Parco archeologico naturale del Sinis.

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