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Oristano

Carnevale

Via Mazzini a Oristano senza palchi per la Sartiglia, molti commercianti gioiscono

di Caterina Cossu

	Tribune in via Mazzini per la Sartiglia (archivio)
Tribune in via Mazzini per la Sartiglia (archivio)

Le reazioni dei titolari delle attività produttive dopo la decisione del Comune di non installare le tribune per la corsa delle pariglie

13 gennaio 2024
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Oristano Qualcuno è certo di aver contato, nelle passate edizioni, anche venti giorni di stop per l’utilizzo dei parcheggi e per l’accessibilità a via Mazzini prima dei tre giorni di Sartiglia e altrettanti giorni dalla fine della giostra. Per non parlare del buio dato dall’ingombro di quelle transenne, dall’accumulo di degrado e sporcizia e dall’idea di non essere mai completamente al sicuro a passarci sotto la sera, dopo la chiusura di negozi e attività. Sono molti i commercianti a tirare un sospiro di sollievo all’idea di non veder più le proprie vetrine oscurate per permettere al pubblico di assistere alla Pariglie durante i due giorni della Sartiglia. È soprattutto la prospettiva di tornare a una viabilità normalizzata in tempi ragionevolmente più brevi a portare molti a condividere la scelta di Comune e Fondazione Oristano di eliminare del tutto i palchi per la giostra di carnevale. Questo significa che la i marciapiedi resteranno liberi da ingombri e che la via, al di là del disagio ben più limitato legato all’installazione delle transenne e alla posa della sabbia sul percorso, sarà fruibile quasi per intero.

«Ci sono stati casi in cui abbiamo trovato le impalcature pronte da montare appoggiate alla nostra serranda, oppure la via completamente al buio a causa dell’oscuramento dei fari – racconta una delle titolari del negozio di abbigliamento Amuleti –. Non siamo affatto contro la Sartiglia, anzi. Chiediamo però da anni che la gestione dell’organizzazione sia calcolata e approntata in modo da minimizzare i disagi. Ci sono capitali europee dove si fa il Capodanno fino a tarda notte, e alle 8 del mattino si può andare già passeggiare in vie pulite e ordinate. Perché questo non può succedere a Oristano per carnevale?».

Il dirimpettaio Matteo Piras, dalla Galleria Mazzini, aggiunge: «Non dimentichiamo che tanto spesso si è parlato del fatto che via Mazzini è stata dimenticata e tante sono le iniziative di noi commercianti con le quali abbiamo movimentato la passeggiata di una delle principali vie dello shopping. Non possiamo che augurarci che questa rinuncia alle tribune faciliti la fruizione di via Mazzini anche durante questo periodo di Carnevale. Per noi le tribune sono sempre state un ostacolo per un periodo esageratamente lungo che si riflette sugli introiti delle nostre attività. Per noi il periodo della Sartiglia non genera ricadutre economiche positive e lo dico anche per la società Portale Sardegna Point con cui gestiamo 55 case vacanza e otto affittacamere, Quei tre giorni non generano guadagni, sono molto più redditizi eventi legati al motocross o al surf».

Più in fondo proseguendo sul marciapiede del lato destro, i disagi legati direttamente alla presenza delle tribune sono meno sentiti. «Per noi è già un problema la posa della sabbia, se rimane più del previsto» spiega Paola Vacca del negozio di abbigliamento e accessori Farfalle. Come lei, anche il titolare della vicina parruccheria NiLù troverà tra il suo ingresso e la sabbia, anche transenne e balle di fieno: «La mia attività è di recente apertura e questa sarà la prima Sartiglia. Non nego che, quando ho valutato se aprire l’attività proprio in via Mazzini, il pensiero della sabbia e dei disagi per la settimana della Sartiglia sono stati tra i fattori che ho considerato». Nicola però non si è fatto scoraggiare: «Il punto per l’amministrazione è pulire, farlo bene e subito, in maniera tale che si possa godere della festa ma anche minimizzare le chiusure e i disagi».

Davanti allo storico negozio di tessuti Cepparulo, sul lato sinistro della strada, di edizioni di Sartiglie ne sono passate oltre 120, dal 1958, ma è su un altro aspetto che si concentra il discorso del titolare Attilio Ambrosio: «Quel che chiediamo all’amministrazione è semplicemente la cura del decoro urbano: prima, durante e dopo la Sartiglia. Via Mazzini indubbiamente soffre per la chiusura del mercato. Ci sono pochi soldi? Il Comune faccia almeno quel che riesce con ciò che ha in cassa. Sarebbe già un segnale di rilancio».

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