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Il caso

La maestra sospesa a San Vero Milis: «Contro di me falsità, sporgo denuncia»

di Enrico Carta

	Marisa Francescangeli con Vittorio Sgarbi che le aveva portato solidarietà l'anno scorso
Marisa Francescangeli con Vittorio Sgarbi che le aveva portato solidarietà l'anno scorso

Marisa Francescangeli si opporrà alla decisione presa dagli ispettori ministeriali che l’hanno lasciata a casa per tre mesi e annuncia querele per calunnia: «Mai fatto del male ai bambini, io li adoro»

24 febbraio 2024
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San Vero Milis È mattina presto e Marisa Francescangeli prova a mantenere un’aria distaccata, quasi come se stesse descrivendo una situazione che non la riguarda. Regge però solo pochi secondi, poi esplode in un pianto a metà tra la liberazione e la frustrazione. Si ritiene al centro di una gravissima ingiustizia e non ha intenzione di deporre le armi, ma l’umore non è quello dei giorni migliori. Non può esserlo dopo il provvedimento di sospensione per tre mesi che le è stato inflitto al termine di un’ispezione ministeriale che ha certificato metodi educativi non consoni.

Marisa Francescangeli, che già un anno fa era stata allontanata per venti giorni per aver fatto del catechismo in classe, lei che non è insegnante di religione, stavolta avrebbe colpito con uno schiaffo al volto un’alunna che per diverse ore alla settimana, usufruisce anche dell’insegnante di sostegno. Marisa Francescangeli sostiene di averle dato dei buffetti vedendola seduta in terra e con gli occhi completamente assenti, pensando che qualcosa di anomalo le stesse accadendo. L’ispezione ha portato a un risultato diverso, ma anche stavolta la maestra della scuola primaria di San Vero Milis è pronta ad affilare le armi.

Il suo discorso non è fluido, i pensieri arrivano un po’ alla rinfusa, ma lasciano intendere lo stato d’animo: «È assurdo – piange –. Qualcuno ha voluto sfruttare la situazione per colpire me e lo sta facendo anche a discapito dei bambini. Potevo andare via già l’anno scorso, dopo quello che mi era stato fatto, invece sono rimasta per concludere il ciclo di studi. Io so benissimo che gli alunni avevano ancora bisogno della stessa insegnante di matematica che li aveva seguiti nel loro percorso».

Poi ricorda che è stata anche assente per malattia per un mese durante questo anno scolastico e fa capire che la situazione sta avendo pesanti ripercussioni anche sulla vita di tutti i giorni: «È così, perché io tengo al mio lavoro, tengo ai bambini che ho in classe. E, al di fuori della scuola, ho preferito anche lasciare le lezioni di catechismo che stavo portando avanti. Ho già avvisato il sacerdote», conclude senza dire per quale parrocchia svolgesse questa attività «per tutelare i ragazzi e anche i loro genitori. Non vorrei che venissero poi tirati in ballo anche per vicende che non li riguardano».

Il pensiero però torna sempre lì, alla sospensione che la lascerà a casa per tre mesi con stipendio ridotto e alle azioni che intende portare avanti. Con la voce che ogni tanto viene rotta dal pianto prosegue: «Sono costretta a lasciare tutto fino al momento in cui verrà fuori la verità, perché la verità verrà fuori. Io mai farei del male ai bambini, chi mi conosce approfonditamente lo sa. Non permetto più che ci sia chi gioca approfittando di me». Ed eccolo allora l’orgoglio che salta fuori e che non è solo una minaccia, ma una promessa: «Come già successo lo scorso anno, farò ricorso per contrastare il provvedimento ed essere riammessa a scuola, ma adesso maestra Marisa tira fuori tutto e presenterà una denuncia per calunnia. Andrò dai carabinieri perché vengo accusata di cose che non ho commesso, sono tutte falsità e l’indagine servirà a chiarire tutto. I cattivi verranno smascherati con tutte le loro intenzioni e le loro bugie».

Sarà quella la sede giusta in cui spiegherà anche i motivi per cui è in atto quella che ritiene essere una sorta di ritorsione. Capire da cosa sia stata originata, per il momento, è impossibile. Intanto a San Vero Milis e nell’ambiente scolastico la situazione è quanto mai ingessata. Se la volta scorsa c’erano state pubbliche fazioni che si erano schierate in favore o contro maestra Marisa, stavolta la strada preferita è quella che porta al silenzio. Tanto qualcosa succederà.

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