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Oristano

Politica

A Oristano nasce il tavolo di confronto tra istituzioni pubbliche e privati

di Enrico Carta

	Il sindaco Massimiliano Sanna discute con i consiglieri di minoranza (archivio)
Il sindaco Massimiliano Sanna discute con i consiglieri di minoranza (archivio)

La sua istituzione approvata all’unanimità tramite la mozione presentata dal consigliere Efisio Sanna

24 marzo 2024
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Oristano Nel bel mezzo della crisi politica della scorsa estate, il sindaco Massimiliano Sanna aveva fatto appello alle «forze vive» della città. Qualche giorno fa ha tentennato e chiesto la modifica della mozione presentata dal centro sinistra, con primo firmatario il consigliere Efisio Sanna (Oristano Più), poi approvata all’unanimità dall’aula con il voto anche del centro destra e degli altri consiglieri di minoranza non appartenenti al centro sinistra. C’è voluta però una modifica nella formula finale perché anche il primo cittadino dicesse sì all’istituzione del tavolo permanente di confronto e partenariato tra pubblico e privato.

Lo spirito della mozione è chiaro: il capoluogo prova a prendersi il ruolo guida nell’ambito della programmazione territoriale e dei progetti per lo sviluppo. Inizialmente, il documento chiedeva di impegnare il sindaco e la giunta in questa direzione, ma c’è voluta una mediazione e qualche modifica al testo perché fosse accolta da tutti, sindaco compreso che non ha avuto difficoltà a manifestare la propria contrarietà al fatto che fossero lui e i suoi assessori a dover andare in prima linea per l’istituzione del tavolo. Sarà quindi il consiglio comunale a doversi impegnare, ma siccome il sindaco stesso è un consigliere, c’è da giurare che sarà richiamato al suo compito primo di guidare, oltre che la giunta, anche l’assemblea civica.

Lo scopo del tavolo, di cui ciclicamente si parla, ma che mai ha assunto in passato quelle funzioni per cui è invocato a più voci, è quello di avviare strategie per la pianificazione integrata e la negoziazione tra pubblico e privato. Si vuole arrivare a una condivisione che definisca le priorità e individui le scelte strategiche in base alle quali programmare il futuro. Efisio Sanna l’ha scritto chiaramente nella sua proposta e quella parte non è stata modificata, tanto che si dice basta «alle azioni a breve termine». Il Comune deve quindi abbandonare la navigazione a vista e provare a spiegare le vele.

«Ritengo che questo tavolo istituzionale debba essere un elemento fondamentale per la pianificazione territoriale in vari ambiti come la sanità, lo sviluppo turistico, le opere pubbliche, i trasporti», spiega Efisio Sanna che poi lancia un avviso al sindaco: «Non dovrà sottrarsi al suo compito di guida, deve ricordarsi che è anche, se non prima di tutto, un consigliere comunale e che un tavolo istituzionale non coincide con gli incontri a tu per tu che fa nel suo ufficio. Stiamo parlando di un livello amministrativo ben più elevato». Visto che il tavolo è piaciuto a tutti, non dovrebbero esserci troppe difficoltà a farlo nascere in fretta e a vedere le prime riunioni pubbliche con altre istituzioni e con quelle «forze vive» che tanto erano state invocate dal primo cittadino un’estate fa.

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