La Nuova Sardegna

Oristano

La mobilitazione

Ilaria Salis, gli studenti del Don Deodato Meloni di Oristano formano una catena umana

di Enrico Carta

	La catena umana dei ragazzi per Ilaria Salis
La catena umana dei ragazzi per Ilaria Salis

Manifestazione di solidarietà all’istituto superiore. I ragazzi chiedono condizioni di detenzione umane e il rispetto della Carta dei diritti dell’Uomo

09 aprile 2024
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Oristano Anche le scuole iniziano la mobilitazione in favore della militante antifascista di origine sarda Ilaria Salis, detenuta in Ungheria . Ieri, lunedì 8 aprile, i ragazzi dell’istituto Don Deodato Meloni hanno formato una catena umana lungo il perimetro del campo da calcio svolgendo una lezione di educazione civica non soltanto sui testi di scuola o stando seduti tra i banchi della loro aula. È stato un gesto simbolico con il quale i ragazzi hanno voluto lanciare un messaggio di solidarietà all’insegnante che, continuamente, viene portata in catene alle udienze del tribunale a Budapest e che sta affrontando condizioni di detenzione rigidissime e, forse disumane, sin dal giorno dell’arresto, avvenuto in seguito a una manifestazione in cui avrebbe aggredito un gruppo di neonazisti assieme ad altri militanti antifascisti.

È stato il dirigente dell’istituto, il professor Bruno Sanna, ad accogliere la volontà dei ragazzi e a promuovere dapprima il dibattito tra gli studenti e quindi a sposare la loro decisione ultima di manifestare solidarietà. È stato quindi formato un enorme cerchio in cui i ragazzi si sono presi per mano. «Il messaggio che vogliamo lanciare – spiega il dirigente – è che le condizioni di detenzione devono essere per tutti umane, non si può tornare indietro di due secoli. Se poi una persona è sospettata di aver commesso dei reati, giustamente deve essere processata ed eventualmente condannata. Questo però non significa che deve essere detenuta ed esibita in aula nelle condizioni che tutti abbiamo potuto vedere, andando contro la morale e contro la Carta dei diritti dell’Uomo che ha tra i suoi valori fondanti e imprescindibili il rispetto degli esseri umani».

I ragazzi hanno quindi proposto questa forma di manifestazione di sostegno della battaglia civile che si sta esplicitando in tutta Italia in favore di giuste condizioni di detenzione non vessatorie per Ilaria Salis. Quello di ieri non è stato un momento sporadico perché, settimanalmente, i ragazzi proseguiranno con la loro pubblica esibizione, scegliendo il giorno successivo a quello in cui si erano uniti nella catena umana – la prossima settimana si riuniranno nel campo della scuola di martedì –. 

«Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica – prosegue il dirigente Bruno Sanna –. Ci uniamo a tutti coloro che pubblicamente stanno chiedendo che la maestra Ilaria Salis venga trattata secondo i principi di umanità che devono essere garantiti a chiunque. Ai ragazzi piacerebbe che questo messaggio arrivasse anche al padre di Ilaria Salis che io invito pubblicamente a venire a scuola per partecipare a una delle nostre manifestazioni in favore della figlia. Sarebbe il benvenuto e la nostra scuola sarà sempre dalla parte di chi si batte per la tutela dei diritti».

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