La Nuova Sardegna

Oristano

La cerimonia

Oristano, detenuto dell’Alta Sicurezza battezzato con la fede dei Testimoni di Geova


	Una foto di repertorio di un battesimo di un Testimone di Geova
Una foto di repertorio di un battesimo di un Testimone di Geova

Di origine siciliana, sconta pesanti condanne

19 aprile 2024
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Oristano A Massama la mattina di sabato 13 aprile 2024 ha visto realizzarsi all’interno delle sue mura un evento del tutto singolare: il battesimo come testimone di Geova di Vincenzo Scivoli, un detenuto della sezione ad alta sicurezza, che si è battezzato in una piscina allestita per l’occasione nel teatro della struttura penitenziaria alla presenza di una decina di persone, tra cui Salvatore Flore, educatore della casa circondariale di Massama. «Prima di intraprendere questa scelta Scivoli era sempre di cattivo umore e arrabbiato col mondo intero. Ora ha migliorato il rapporto con sé stesso, ha capito l’atteggiamento degli altri nei suoi confronti, è cambiato come persona. Tutti hanno rispettato il suo studio della Bibbia e abbiamo riportato i cambiamenti che ha fatto al Magistrato».

Lo stesso Scivoli si è detto soddisfatto del percorso intrapreso, non il primo caso di detenuto in regime speciale che si avvicina al mondo della religione in maniera totalizzante. «La mia gioia è indescrivibile. Sono felicissimo di essermi battezzato come testimone di Geova. Lo studio approfondito dei principi biblici mi ha aiutato a cambiare il mio modo di pensare e di agire, così ho potuto dare una svolta alla mia vita. I Testimoni di Geova sono stati la prima organizzazione religiosa non cattolica a richiedere ed ottenere il permesso di visitare i detenuti nelle carceri; grazie alla legge n. 354 del 1975, in Italia dal 1976 i ministri di culto nominati dallo Stato prestano la loro opera volontaria e gratuita di assistenza religiosa. Oggi sono circa 500 i ministri Testimoni di Geova che portano un messaggio di speranza in oltre 190 strutture carcerarie.

Vincenzo Scivoli, originario di Caltanissetta ha subito diverse condanne, passate in giudicato, anche per rapina e estorsione aggravata dal metodo mafioso.

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