La Nuova Sardegna

Oristano

Cultura

Monumenti Aperti a Oristano, oggi e domani alla riscoperta dei tesori cittadini

di Caterina Cossu

	Uno scorcio dell'antico chiostro del Carmine
Uno scorcio dell'antico chiostro del Carmine

Lungo l’elenco dei siti e dei luoghi visitabili. Tra questi c’è anche l’ex granaio della famiglia Pau

11 maggio 2024
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Oristano Non tutte e tutti sanno che fino al 1870 in un edificio risalente all’epoca medioevale nei locali di quella che oggi si chiama via Garibaldi, al civico 66/68, c’era un magazzino. Lì, a due passi dalla chiesa di Santa Chiara, il conte Paolo Spano teneva le derrate delle sue attività, verosimilmente legate al mondo rurale. Quell'eredità passò poi in mano a Giovanni Pau, che dal 1874 aveva la sua abitazione in via Tharros, ma si voleva trasferire nella più centrale via San Sebastiano, l’attuale via Mazzini. Negli anni ’80 del 1800 la famiglia Pau possedeva immobili in via San Sebastiano e nella via Santa Catterina con la doppia t per l’antico nome dell’attuale via Garibaldi. Negli stessi locali del conte, la famiglia conservava grano, olio e latte, proventi di tutti i possedimenti del Campidano. Così poi la proprietà passò al figlio Giuseppe, a sua volta padre di Pinuccio, Giovanni e del più celebre Giuseppe Paolo, noto Peppetto. La storia del granaio di Peppetto Pau sarà solo una delle protagoniste dell’edizione di Monumenti Aperti di Oristano, quest’anno ricca di luoghi da visitare e iniziative cui partecipare.

«I protagonisti di Monumenti Aperti sono certamente studentesse e studenti che parteciperanno alla manifestazione, che si contraddistinguono per un grande entusiasmo e contribuiscono allo sviluppo di un senso di appartenenza e responsabilità verso l’arte e la cultura della nostra città – ha commentato l’archeologa Anna Paola Delogu, Ufficio Attività Museali della Fondazione Oristano che sovrintende l’organizzazione –. Dietro questa manifestazione c’è tanto lavoro da parte di insegnanti e da parte nostra che supportiamo il loro lavoro, mettendo a disposizione da tanti anni le nostre conoscenze e accompagnando le giovani guide nelle simulazioni nei nostri monumenti. Un ringraziamento va anche all’assessore alla Cultura Luca Faedda, parte attiva nell’organizzazione».

Una chicca dell’ultimo minuto è la partecipazione al calendario della Casa Madre Evaristiani a Donigala, che apre le sue porte con esposizioni artistiche nella mostra Lode all'arte e la messa della domenica. Non sarà invece aperto il monastero, che le suore riservano a pochissime altre occasioni visto il voto di clausura, ma unicamente la chiesa di Santa Chiara. Oltre ai monumenti, visitabili per due intere giornate, le attività sono molteplici. Comprende vari percorsi l'orienteering proposto da studentesse e studenti del liceo scientifico sportivo Mariano IV, che propone con la Carta de su Logu di risalire per le vie della città seguendo il filo conduttore dei luoghi di Eleonora d’Arborea. Originale e inclusiva l'attività proposta dal CPIA 4 di Oristano, Centro Provinciale per l'Istruzione di adulte e adulti. Coinvolgendo studentesse e studenti stranieri nella gestione delle visite a faro e torre di Torregrande, saranno disponibile le visite nelle lingue straniere più conosciute come inglese, francese e spagnolo ma anche in bangla, ucraino, russo, urdu e il bambara, variante di lingua africana parlata nella zona centro occidentale.

A Oristano apriranno al pubblico l’Archivio Storico Comunale, la Biblioteca comunale, il Museo diocesano arborense, la Chiesa e il Chiostro del Carmine, la Scuola elementare di via Bellini, la Torre di Portixedda, la Chiesa e il Monastero di Santa Chiara, il Liceo Classico De Castro, la Pinacoteca Comunale Carlo Contini, la Chiesa e il Convento di San Domenico, la Sede del Gremio dei Falegnami, la Torre spagnola di Torre Grande e la Torre di Mariano II, la Chiesa delle Cappuccine, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e le Tombe bizantine, i palazzi Arcais, Campus Colonna, Scolopi e Arcivescovile, le chiese di Santa Lucia, Beata Vergine Immacolata, San Mauro abate, San Saturnino e San Martino, la Chiesa e il Convento di San Francesco, la struttura difensiva della cinta muraria, il Centro di documentazione sulla Sartiglia, la Casa Madre della Compagnia del Sacro Cuore Evaristiani. Tra gli eventi sabato dalle 17.30 alle 19 alla Torre di Torre Grande, Performance teatrale con reading sulle vicende storiche che videro la Torre attaccata dai francesi a cura del gruppo “Progetto teatro” della scuola del CPA4, che si ripeterà domani dlle 17.30 alle 19 con una breve sessione di Biodanza aperta a tutti. Sempre domani dalle 19 concerto di musiche religiose in Cattedrale.

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