La Nuova Sardegna

Oristano

Il settore in difficoltà

Un’altra mazzata per la pesca, persi 100mila euro di arselle di Marceddì

di Michela Cuccu

	L'ultima moria di pesci nello stagno di S'ena arrubia
L'ultima moria di pesci nello stagno di S'ena arrubia

Domani alla peschiera 17 di Arborea la protesta delle cooperative. Le opere di risanamento degli stagni ancora non arrivano

10 giugno 2024
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Arborea «Gli stagni si stanno trasformando in paludi. La pesca di questo passo qui rischia di scomparire». Chiedono risposte concrete per il settore i pescatori che per domani hanno organizzato una manifestazione di protesta. L’appuntamento è per le sette del mattino alla peschiera 17 lungo il canale adduttore sulla Strada 18. È il Consorzio Cooperative riunite di Marceddì ad aver imbastito la giornata di denuncia e lotta alla quale hanno invitato, tra gli altri, gli assessori regionali all’Agricoltura e all’Ambiente, il presidente e il vice della commissione Agricoltura della Regione, i sindaci e le organizzazioni di categoria e della cooperazione.

Soprattutto ci saranno loro, i pescatori con i presidenti delle cooperative e dei consorzi che operano in provincia in testa. La moria dei giorni scorsi a S’ena arrubia è stato solo uno degli episodi che confermano una situazione davvero pesante negli stagni che stanno diventando asfittici. «Qualche giorno fa siamo stati costretti a ritirare una grossa partita di vongole che era stata già venduta. L’Asl aveva riscontrato parametri difformi nelle analisi, legati alla scarsa ossigenazione dello stagno – dice Antonio Loi, presidente del Consorzio di Marceddì –. Per noi si tratta di un danno enorme, circa 100mila euro che si vanno a sommare alle troppe perdite di prodotto che in questi anni si sono verificate».

Antonio Loi spiega che tutto dipende dai canali ormai non più in grado di assicurare un adeguato scambio idrico tra lagune e mare. Servirebbero opere in programma da anni che ancora non sono partite. «La Regione ha stanziato diversi milioni per questi interventi, vorremmo capire cosa impedisce il loro utilizzo», dice ancora il presidente del Consorzio che aggiunge: «Con il rinvio di opere che definire urgenti è poco, si mettono a repentaglio tantissimi posti di lavoro e non solo nel Terralbese. A Cabras da anni chiedono la pulizia e il drenaggio della laguna, ma i lavori non sono stati eseguiti. Abbiamo bisogno di azioni concrete e dialogo costante con la Regione».

Antonio Loi ricorda il mancato appuntamento con il nuovo assessore regionale all’Agricoltura, Gian Franco Satta che sarebbe dovuto avvenire nei giorni scorsi: «La situazione è tale che non siamo in condizione di rinviare ulteriormente un incontro per noi è fondamentale. Vogliamo conoscere quali sono le proposte della Regione per il rilancio della pesca che nella nostra isola potrebbe creare molta ricchezza». Mercoledì i pescatori sono pronti a tenere il presidio a oltranza. «Se gli assessori non verranno, siamo pronti ad organizzare altre iniziative di protesta, comune per comune, ma anche a Cagliari per manifestare davanti alle sedi degli assessorati. Dovessimo farlo – conclude Loi – porteremo anche le nostre famiglie. Anche i figli dei pescatori hanno diritto a un futuro».

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