La Nuova Sardegna

Oristano Ha atteso davanti al palazzo del tribunale che la moglie finisse la sua deposizione, poi l’ha aggredita non accettando il fatto che lo stesse denunciando. Immediatamente dopo, avvisata da una delle guardie giurate, la polizia è intervenuta e ha arrestato il marito violento che, su disposizione della procura, è stato arrestato e portato nel carcere di Massama. Tutto nasce da un'indagine per maltrattamenti in famiglia cominciata nei mesi scorsi, quando la signora si è presentata un questura per sporgere querela contro il convivente. Accertati i fatti dagli operatori della squadra mobile coordinati dal dirigente Samuele Cabizzosu, al marito era stato imposto il divieto di avvicinamento alla moglie per evitare che continuasse ad avere comportamenti violenti.

Nel frattempo questi ha saputo che, venerdì 11 ottobre, la moglie era in tribunale per una nuova deposizione davanti al pubblico ministro e l'ha attesa all'uscita del palazzo di giustizia violando per prima cosa la misura cautelare imposta dal giudice per le indagini preliminari nei mesi scorsi. Quindi, come si è trovato la signora davanti, proprio all'ingresso del tribunale, le ha lanciato contro un telefono cellulare, senza però colpirla. È in quel momento che una delle guardie giurate che fanno le verifiche di filtro all'ingresso dell'edificio, si è accorta di quanto stava accadendo e ha chiesto l'intervento della polizia che in pochi attimi è arrivata in piazza Aldo Moro.

Quando gli agenti sono arrivati, il marito si era già allontanato. L'arresto è stato quindi eseguito in flagranza differita, possibile proprio in casi di maltrattamenti o legati a reati da codice rosso. Prima, per avere ulteriori riscontri, gli inquirenti avevano acquisito e controllato i filmati delle telecamere di videosorveglianza dai quali si è avuta conferma dell'aggressione. Nella stessa serata la squadra mobile ha proceduto all'arresto che ha portato il marito violento in carcere.