Il centro sinistra al sindaco: «Salvato da un consigliere di minoranza e intanto non programma»
L’opposizione replica alle dichiarazioni di Massimiliano Sanna sulla crisi in maggioranza: pesanti le critiche al primo cittadino
Oristano L’amore non era mai sbocciato. Poteva essere un matrimonio di convenienza, invece le due parti hanno evitato ogni ogni forma di convivenza. Non c’è mai stato apprezzamento del centro sinistra verso il sindaco Massimiliano Sanna che, nell’estate del 2023, per risolvere la crisi politica provò addirittura a rivolgersi alla minoranza che però respinse l’invito a formare una nuova coalizione e a entrare in giunta. Il più classico dei ribaltoni non andò in scena e le parti si ritrovano su fronti opposte della barricata, tanto che, dopo l’intervista di qualche giorno fa, il centro sinistra replica al primo cittadino. I gruppi consiliari di Sinistra Futura, Partito Democratico, Oristano Democratica e Possibile e Progetto Sardegna lo fanno senza troppi giri di parole partendo dal vero vulnus di questa consiliatura ovvero i numeri della maggioranza che sulla carta ci sono, ma in aula sono spesso mancati, garantiti solo dal civico Sergio Locci che più volte ha lanciato il salvagente al centro destra e al sindaco garantendo il numero legale e anche il voto che serviva per approvare diversi provvedimenti.
Con i malumori di Forza Italia che continuano, il centro sinistra è netto: «C’è un elefante nella stanza a palazzo Campus Colonna, l’unico che continua a non vederlo è il sindaco Sanna». Il pachiderma a cui fanno riferimento i consiglieri di minoranza è proprio il fatto che la maggioranza tale non è senza numeri. Poi il documento prosegue: «Non si contano le volte in cui, da giugno 2022, il sindaco e la sua giunta sono stati oggetto di ricatti e giochetti da parte di questa o quella formazione politica di maggioranza strutturata o estemporanea che ha provato a far saltare il banco per un posto in giunta. Non si contano le volte in cui ad assistere una maggioranza zoppa è arrivato il consigliere Sergio Locci che sì, fa parte del partito del sindaco, ma che dichiara di far parte della minoranza salvo poi votare a favore o trasformarsi in stampella di una maggioranza sgangherata e assetata di scranni. E non basta far finta che sia tutto a posto inaugurando piazze, opere finanziate da fondi PNRR ereditati dalla giunta precedente di cui, a seconda della convenienza, ci si dichiara in continuità o discontinuità».
Quindi arriva l’ultima stoccata: «Basta dare uno sguardo al documento di programmazione recentemente presentato al Consiglio per rendersi conto che oltre il PNRR non esiste programmazione, non esiste una visione concreta di come si vuole costruire la Oristano del futuro. L’assenza dell’assessore al Bilancio e di vari consiglieri di maggioranza alla seduta di approvazione del DUP non si può derubricare a una mera coincidenza e continuare a ripeterlo significa ingannare non solo Oristano ma anche sé stessi. Sarà meglio, per il bene della città, che il sindaco prenda coraggio e risolva una volta per tutte la situazione o, vista l’incapacità ormai dimostrata di tenere le redini della maggioranza, di tornare alle urne.