La Nuova Sardegna

Oristano

Sanità

Liste di attesa già al completo, niente colonscopia per tutto il 2025

di Enrico Carta

	La corsia di un ospedale
La corsia di un ospedale

All’ospedale San Martino di Oristano impossibile prendere un appuntamento prima di un anno

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Oristano La risposta, da qualche settimana, è sempre la stessa: «Non ci sono date disponibili a Oristano». La voce è quella dell’operatore del centro unico di prenotazione regionale di Ares, attraverso cui richiedere e vedersi assegnata una visita medica nelle strutture delle varie Asl. Dall’altra parte della cornetta l’utente da qualche settimana cerca di fissare un appuntamento vicino a casa per una colonscopia, ma sente sempre la medesima frase di rimando. Significa che all’ospedale San Martino non ci sono giorni in cui è possibile accedere per effettuare questa visita specialistica e ai pazienti in attesa non resta che rivolgersi altrove. L’alternativa è cercare uno spazio in una struttura pubblica di un’altra Asl oppure accedere a un ambulatorio privato che in città non mancano, ma in tal caso bisogna aprire il portafogli per una visita che potrebbe richiedere un esborso notevole.

Il problema è che al San Martino la lista di attesa è bloccata perché già colma sino al 31 dicembre del 2025. Per i prossimi dodici mesi non c’è quindi la possibilità di essere accolti nell’ospedale oristanese che, comunque garantisce le urgenze. In questo settore, il San Martino sta quindi viaggiando a pieno ritmo garantendo circa 240 visite al mese, che significa che tutti i turni sono coperti per tutto l’arco dell’anno. Il motivo di tale affollamento è legato al fatto che le prenotazioni per la colonscopia vengono fatte a livello regionale e quindi c’è un pendolarismo continuo di pazienti che varcano il confine della propria Asl e si dirigono dove prima trovano posto. In ogni caso è un problema che discende da quello principale ovvero la carenza dei medici: mancando il personale specialistico anche il numero di visite non può crescere.

Verrebbe da dire che non è una novità, perché già parecchi mesi fa la situazione era identica: la lista di attesa era talmente lunga che le prenotazioni erano state interrotte con buona pace di chi cerca di rispettare quelle buone prassi che gli stessi medici sollecitano: la prevenzione e i controlli di routine per chi ha avuto problemi in passato. Il direttore generale dell’Asl 5, Angelo Maria Serusi non ne fa un dramma: «La situazione è quella che conosciamo e riguarda tutta la Sardegna, ancor più in questo caso perché la prenotazione per la colonscopia viene effettuata a livello regionale. Bisogna entrare nell’ottica che non ci si deve focalizzare su un’unica struttura sanitaria di riferimento, ma che, in casi come questo, bisogna cercare di svolgere la visita laddove è possibile e il prima possibile. È un discorso che si riallaccia a quello per cui abbiamo stipulato recentemente il protocollo che vedrà l’Asl di Oristano collaborare e scambiarsi medici e prestazioni con l’Asl di Sanluri. In questo momento la situazione non offre alternative».

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