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Pista di Fenosu pronta al decollo: «Stiamo lavorando alla riapertura»

Michela Cuccu
ORISTANO 13 03 2005, LA PISTA DELL'AEROPORTO DI FENOSU, FOTO FRANCESCO PINNA
ORISTANO 13 03 2005, LA PISTA DELL'AEROPORTO DI FENOSU, FOTO FRANCESCO PINNA

Dall’Enac via libera alla concessione ventennale in favore della Sogeaor

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Oristano È una concessione ventennale quella assegnata dall’Enac in favore della Sogeaor. Ma a distanza di più di un anno dalla firma del decreto, l’aeroporto di Fenosu è ancora chiuso. Non c’è ombra degli aerotaxi e nemmeno della scuola di volo che due anni fa, Riccardo Faticoni, socio di maggioranza di Sogeaor, aveva annunciato. «Non siamo fermi, stiamo lavorando per la riapertura dell’aeroporto. Le interlocuzione con l’Enac sono continue – spiega Faticoni –. Cosa e quando faremo preferisco non dirlo ora». Sarà uno scalo civile e di merci? «Ancora non si parla. Presto però saremo noi a farci sentire con la stampa». Inutile chiedere di più all’imprenditore cagliaritano, amministratore delegato di Aeronike, che nel 2017, assieme al Distretto Aerospaziale della Sardegna, rilevò la società di gestione dell’aeroporto di Oristano acquistando le quote (che erano della Provincia ma anche quelle del Comune, del Consorzio industriale e della Camera di Commercio) trasformando la Sogeaor da Spa in Srl. Tempi difficili quelli: dopo anni sull’orlo del baratro, in seguito al debito di parecchi milioni della società che aveva nella Provincia il suo maggiore azionista, nel novembre 2017 si chiuse l’era della gestione pubblica dell’aeroporto di Fenosu. Le quote, dopo l’aggiudicazione provvisoria e poi l’esclusione decisa dal Tar della Ecologia della Marmilla, mandataria per conto della Sardegna Sky Service, furono acquisite dall’accoppiata Aeronike e Distretto Aerospaziale della Sardegna. Un anno più tardi il matrimonio si interruppe e nel dicembre 2018 la Aeronike rimase sola.

Nel frattempo, la Sogeaor aveva liquidato le ultime citate alla Camera di Commercio ed era stata trasformata da società per azioni in società a responsabilità limitata. Nel 2020, accolse la Fenix, dando seguito così alle parole di Riccardo Faticoni. Il manager della Aeronike aveva infatti sempre dichiarato che una forte spinta imprenditoriale e un forte partenariato industriale avrebbero potuto dare gambe all’aeroporto intitolato all’aviatore Ernesto Campanelli. Invece aerei non se ne vedono da tempo: uffici e strutture restano chiuse. È stato il consigliere regionale Emanuele Cera a rispolverare la questione aeroporto che chiuse i battenti nel 2011, esattamente 14 anni fa. L’esponente di FdI, su La Nuova di ieri ha fortemente criticato l’azione di governo della giunta regionale, accusando la presidente Alessandra Todde di non mantenere gli impegni e di ignorare le aree più svantaggiate, includendo tra queste la provincia di Oristano. «Nessun investimento per lo scalo di Fenosu», ha infatti denunciato Cera. Dichiarazioni che hanno provocato l’immediata reazione dei consiglieri regionali del centrosinistra eletti nell’Oristanese, Alessandro Solinas (M5S)) e Salvatore Cau di Orizzonte comune. «Cera sta sollevando una polemica strumentale. Si accorge solo adesso che esiste l’aeroporto di Fenosu, senza proporre nulla». Ieri anche il consigliere regionale del Pd Antonio Solinas, ha replicato: «L’errore più grave fu la privatizzazione della Sogeaor decisa dagli azionisti pubblici, tra cui la Provincia che deteneva la maggioranza delle quote – ha detto –. Vicenda che il consigliere Cera dovrebbe conoscere bene: quando chiuse l’aeroporto lui era infatti assessore provinciale».

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