Genitori fuori dalla piazza durante la festa in maschera dei bimbi delle scuole: esplode la protesta
Scontro col dirigente scolastico che ha annunciato di aver chiesto all’amministrazione di vietare l’accesso la mattina di giovedì grasso
Cabras Piazza chiusa e carnevale senza genitori o, a seconda dei punti di vista, senza poter vedere i propri figli giocare divertiti. La decisione del dirigente scolastico, che deve avere l’avallo dell’amministrazione comunale, è come un cerino acceso su una tanica di benzina, tanto che le proteste si sprecano: «È una decisione che non ci piace, perché non possiamo vedere i nostri figli e salutarli in un momento di festa. A noi non risulta che gli insegnanti si siano lamentati tanto da convincere il dirigente a tenerci lontani. Finora c’è sempre stata una bella collaborazione. Non è giusto che non possiamo vedere i nostri figli in un momento di festa». Festa fa rima con protesta e infatti quest’ultima divampa fra i genitori dei bambini delle scuole, con i primi che potrebbero essere esclusi dall’accesso a piazza Don Sturzo per la sfilata di giovedì grasso, che cade il 27 febbraio, primo degli appuntamenti del carnevale cabrarese.
L’amministrazione, su proposta dell’assessorato alla Cultura, ha organizzato due giorni di festa, con un programma pensato soprattutto per i bambini delle scuole, ma la scelta di tenere lontani i genitori per ragioni organizzative e di sicurezza, ha provocato l’ondata di proteste. Come ogni anno, gli alunni di Cabras e Solanas la mattina di giovedì grasso saranno protagonisti della sfilata in maschera. I bambini percorreranno le vie del centro per poi radunarsi in piazza Don Sturzo, dove saranno attesi da musica, giochi e animazione. Al termine distribuzione delle zippole. Per accompagnare i bambini delle scuole primarie di Solanas e della scuola dell'infanzia di via De Gasperi il Comune ha messo a disposizione persino un servizio navetta in autobus, solo che all’ultimo è saltata fuori la novità.
Perché allora escludere i genitori? «L’adesione dei docenti a tale iniziativa è diventata nel corso degli anni sempre meno convinta ed entusiasta – spiega il dirigente scolastico Paolo Figus nella circolare inviata ai genitori –, a causa della difficoltà della gestione dei bambini e dei ragazzi in uno spazio esterno affollato e confuso. Pur comprendendo perfettamente il desiderio di partecipare a questi momenti gioiosi dei vostri figli, anche la presenza di voi genitori ha creato spesso situazioni nelle quali gli insegnanti, che hanno la responsabilità sui propri alunni, se li vedano “sottrarre” per scattare foto, per un abbraccio, per sistemare il vestito, consegnare coriandoli; talvolta alcuni genitori sono addirittura intervenuti in caso di scaramucce, rimproverando i bambini presenti». Conclude allora il dirigente: «Per questo motivo gli insegnanti, tramite la dirigenza scolastica, hanno chiesto all’amministrazione comunale di interdire l’accesso a piazza Don Sturzo dei genitori degli alunni della scuola primaria e secondaria, in modo da consentire un più sereno controllo e semplificare la gestione delle classi: parenti, familiari e tutti i cittadini potranno comunque godere dell’allegria e della vivacità dei costumi lungo il percorso». I genitori replicano contrariati: «A pochi giorni dalla sfilata non sappiamo se la richiesta di escluderci sarà accolta o meno dall’amministrazione comunale», per cui non resta che attendere.