Crisi in Comune: Sardegna al centro 20Venti sconfessa i suoi ex consiglieri e il suo ex assessore
Bordate della segreteria provinciale contro chi ha abbandonato il partito. Critiche anche alla Ztl in via di approvazione
Oristano Mentre la crisi politica giace sul tavolo del sindaco e dei partiti, Sardegna al centro 20Venti lancia diverse stilettate ai suoi ex consiglieri Giuliano Uras e Roberto Pisanu e, di riflesso, al suo uomo in giunta ovvero l’assessore Ivano Cuccu. Il documento è durissimo e lo firma il segretario provinciale Giancarlo Mameli a nome di tutta la segreteria e sin dalle prime righe non lascia spazio a troppi giri di parole e va dritto al cuore del problema ovvero il fatto che il partito, uno dei pilastri della coalizione che ha consentito a Massimiliano Sanna e al centro destra di vincere le elezioni comunali, non ha più una rappresentanza: «Il movimento politico che durante la tornata elettorale del 2022 ha sottoscritto con l’attuale maggioranza un accordo di coalizione risultando il quarto partito con il 7,9% dei voti, non è stato soppiantato da alcunché. Vero è che gli eletti con il nostro simbolo hanno deciso in modo unilaterale di non appartenere più a Sardegna al centro 20Venti e di formare un loro gruppo autonomo. Vero è che Sardegna al centro 20Venti, ha dimostrato anche nelle recenti elezioni regionali che il partito a Oristano, non solo non è stato soppiantato, ma addirittura ha confermato in città la stessa percentuale anche in occasione delle elezioni regionali del 2024. Vero è che nessun assessore può essere accostato in nessun modo a scelte del nostro partito».
C’è quindi una presa di distanza dall’azione del trio Uras-Pisanu-Cuccu che, del resto, non si erano fatti molti problemi a lasciare il partito tramite il quale erano stati eletti per formare il movimento civico Oristano al Centro. Così prosegue Giancarlo Mameli e la segreteria con lui: «Nelle ultime settimane abbiamo cercato per vie ufficiali e ufficiose di essere ascoltati in merito alla visione politica del momento e di poterci confrontare suoi temi prioritari dell’immediato futuro. In forza degli accordi sottoscritti nel 2022, mai e poi mai abbiamo immaginato la politica come una scacchiera con relativo scambio di pedoni. Avremmo voluto prevalesse il confronto su una proposta sulla ztl che, vista l’attuale congiuntura e la fragilità delle attività commerciali, significherebbe un ulteriore effetto collaterale alla già martoriata economia cittadina. Avremmo voluto un confronto sull’idea di sviluppo commerciale del porto, con la possibilità di hub portuale per poter finalmente in tempi brevi fruire del metano in larga scala e colmare l’infinito gap che costringe Oristano come l'intera Sardegna a essere ostaggio del propano. Avremmo voluto misurarci sulle idee in merito a quale tipo di sostegno sociale intendiamo mettere in atto per arginare la deriva del disagio adolescenziale. Avremmo voluto e comunque vogliamo e continueremo a volere per il bene della città di Oristano».