La Nuova Sardegna

Oristano

L’ordinanza

Non ci sono più loculi, il Comune li prende in prestito

di Michela Cuccu
Non ci sono più loculi, il Comune li prende in prestito

Ecco come il comune di Uras cercherà di compensare la mancanza di spazi per i defunti

3 MINUTI DI LETTURA





Uras «Mi presti un loculo? Te lo rendo appena ti serve». A Uras ci sono due cimiteri entrambi con i posti “tutti esauriti”. Non ci sono infatti più loculi a disposizione. Il Comune ne sta costruendo di nuovi, ma ci vorrà del tempo prima che i lavori siano completati. Nel frattempo, per garantire comunque le tumulazioni in questo periodo di carenza di spazi, il sindaco Samuele Fenu ha firmato un’ordinanza che prevede che vengano letteralmente presi in prestito quelli ancora vuoti, ma che alcuni previdenti cittadini, ben sapendo che prima o poi quella sorte tocca a tutti, hanno preso in concessione con congruo anticipo rispetto al trapasso.

È quella dell’affittare il loculo quando si è in vita pratica piuttosto diffusa, soprattutto tra coniugi che vogliono stare insieme per l’eternità. Il Comune ha fatto una ricognizione di quelli già dati in concessione, ma ancora vuoti. Ne hanno trovati parecchi: otto sono nel cimitero vecchio mentre in quello nuovo ce ne sono quarantanove. «L’unica soluzione possibile resta l’utilizzo temporaneo dei loculi cimiteriali concessi ai privati per tumulazioni non utilizzati – è scritto nell’ordinanza –. Non si ravvisano ulteriori strumenti giuridici, né possibili adeguate soluzioni organizzative, che consentano di fare fronte all’eccezionale situazione venutasi a creare».

L’ordinanza dispone che vengano utilizzati i loculi già assegnati ma ancora vuoti, ad eccezione di quelli dove il previdente concessionario ha già sistemato la lapide, magari con già incise le generalità del futuro occupante, lasciando ovviamente lo spazio libero per la data del decesso che tutt’ora è sconosciuta. Il provvedimento che stabilisce per così dire “l’occupazione d’urgenza” delle nicchie già assegnate ma in attesa di ospitare la salma predestinata, durerà fino al 31 ottobre prossimo o comunque sino a quando non saranno disponibili quelli in costruzione nel cimitero nuovo. Il tutto con la speranza che il concessionario del sepolcro “occupato” nel frattempo non ne abbia a sua volta necessità, imponendo un trasloco anticipato della salma ospitata.

Probabilmente con lo scopo di mettersi al riparo da questa eventualità che sarebbe a dir poco imbarazzante, si partirà dai i loculi non utilizzati dislocati nel cimitero nuovo, in ordine crescente di età anagrafica del concessionario, non oltre l’anno di nascita 1940 compreso. Una volta pronti i nuovi vani, quelli “occupati” per necessità, saranno dunque restituiti al legittimo proprietario. Ovviamente, il Comune si impegna a sostenere le spese per la sepoltura “temporanea” e la successiva traslazione nella nuova nicchia. È una vicenda che sta facendo discutere, anche se l’utilizzo temporaneo dei loculi il cui concessionario è ancora in vita, è una pratica adottata anche in altri Comuni e non di rado la mancanza di spazi impone lunghe attese per le sepolture. La carenza di loculi e i ritardi nella loro realizzazione sono stati anche al centro di un’interrogazione presentata dal gruppo di opposizione “Pro Uras impari”.

Primo piano
Il punto

Turismo, la Sardegna alla conquista di Spagna e Sudamerica

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative