La Nuova Sardegna

Oristano

Politica

Il deputato richiama il sindaco: «Non cambi la maggioranza»

di Enrico Carta

	Il deputato Francesco Mura (primo a sinistra nella foto)
Il deputato Francesco Mura (primo a sinistra nella foto)

Avvertimento dal segretario regionale di Fratelli d’Italia: «Non è bene allargare il perimetro della coalizione con congiure di palazzo»

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Oristano Il primo partito della coalizione che amministra la città lancia un segnale al sindaco. Non è un segnale di fumo, come quello che qualche anno fa, quando era ancora sindaco di Nughedu Santa Vittoria inviò provocatoriamente per le colline per protestare perché nel suo paese telefonare o navigare su internet era un’impresa ciclopica. E non è neanche un timido bussare alla porta del primo cittadino, sebbene le parole siano infiocchettate con lo stile spesso criptico del linguaggio politico. È invece un primo avvertimento che Francesco Mura lancia a Massimiliano Sanna. Segretario regionale di Fratelli d’Italia e unico esponente oristanese in parlamento, apre pubblicamente il dibattito sulla crisi politica anche all’interno della maggioranza.

Sinora le bordate erano arrivate dall’opposizione e dai quattro dissidenti di Forza Italia, ma il centro destra aveva più o meno taciuto, manifestando a microfoni spenti e senza nomi e cognomi il proprio malcontento per l’andamento della crisi politica, giunta oggi al 52° giorno senza che all’orizzonte vi sia una soluzione imminente. Adesso qualcosa inizia a muoversi anche all’interno del perimetro dei vincenti e non sono messaggi per alleati o altri partiti, sono parole che Francesco Mura rivolge direttamente al sindaco, lasciando intuire che se vuole uscire dalle sabbie mobili non può più sperare che qualcuno lo tiri fuori. Così esordisce il deputato: «Visto il ruolo di segretario regionale di Fratelli d’Italia che ricopro e ricordando che il nostro è anche il primo partito a Oristano, per me è d’obbligo ragionare non solo sul presente, ma anche sul futuro della coalizione e dell’amministrazione cittadina. Il centro destra è da tantissimo tempo la proposta più credibile ed è questa proposta politica che il sindaco deve preservare per portare a termine il suo mandato con i risultati auspicati che sono ancora alla portata».

Non ci vuole un traduttore per capire che Francesco Mura ritiene non ancora raggiunti gli obiettivi e che per tagliare il traguardo bisogna correre nei due anni che mancano alla fine del mandato di Massimiliano Sanna. Per viaggiare spediti bisogna quindi risolvere la crisi e a nessun altro il segretario di Fratelli d’Italia si rivolge se non al solo sindaco: «È bene pensare alla solidità della coalizione anche con allargamenti già sperimentati in altre realtà (il riferimento è al caso Nuoro, ndr), ma sono situazioni che devono passare tramite la legittimazione del voto. È bene che il sindaco stia alla larga da congiure di palazzo, perché la coalizione va preservata».

Non lo si legge tra le dichiarazioni, ma tutto questo somiglia tanto a una porta in faccia sbattuta a chi della coalizione non faceva parte ovvero Sergio Locci, che da consigliere indipendente ha dato più volte una mano al sindaco. E vi si può anche leggere un messaggio indirizzato a chi oggi sta impedendo, per logiche non del tutto legate ai partiti politici, l’ingresso in giunta di assessori che siano espressione dei quattro dissidenti di Forza Italia che hanno un peso elettorale notevole visto il pacchetto di voti che rappresentano. Non c’è solo l’oggi da salvare, ma anche il domani ovvero le elezioni del 2027 ed è per questo che Mura fa riferimento all’integrità della coalizione. Se vengono a mancare pezzi pesanti, la vittoria alle prossime comunali potrebbe non essere più così certa. Il problema? Uno solo: l’immobilismo del sindaco che ancora non ha fatto mezza mossa.

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