La Nuova Sardegna

Oristano

L’attentato

Esplosione dopo l’incendio di un’auto e sul marciapiede resta un piccolo cratere

di Paolo Camedda
Esplosione dopo l’incendio di un’auto e sul marciapiede resta un piccolo cratere

Lo scoppio ha svegliato i vicini, quasi certa l’origine dolosa. Chi è la vittima e cosa è successo

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Cabras Risveglio fra paura e sgomento nelle prime ore della mattina di oggi, giovedì 29 maggio, per i residenti di via Kolbe, nel quartiere di Donna Annetta. Un’auto, una Renault Laguna Station Wagon, appartenente a Cristian Cau, cameriere di Cabras di 43 anni, è stata data alle fiamme all’altezza dell’abitazione del proprietario, al civico 41. Le fiamme si sono propagate rapidamente e quando i vigili del fuoco del comando provinciale di Oristano sono sopraggiunti sulla strada verso le 4, allertati dal proprietario, c’era ormai poco da fare. La macchina era infatti praticamente distrutta. L’incendio, secondo le testimonianze di altri residenti di via Kolpe, avrebbe causato alcune esplosioni, provocando persino una piccola voragine nell’asfalto. In tanti sono stati così risvegliati bruscamente e, spaventati dai forti botti, sono corsi ad affacciarsi alle finestre delle case per capire cosa stesse succedendo. «Le esplosioni sono state così forti che pensavo fossero esplose le tubature dell’acqua», racconta una signora. La via Kolbe è infatti al momento parzialmente chiusa al traffico automobilistico perché interessata da lavori pubblici. I vigili del fuoco sono riusciti comunque a domare le fiamme mentre i carabinieri della stazione di Cabras avviavano le indagini sull’episodio.

È praticamente certa l'origine dolosa dell’incendio: «Hanno messo a forte rischio l’incolumità di molte persone», confermano gli inquirenti. A loro supporto ci sono le immagini delle videocamere di sorveglianza di un vicino, che potrebbero far luce sui responsabili del gesto che al momento non ha un movente. Al mattino la carcassa dell’auto è stata rimossa con un carroattrezzi e sulla strada, davanti alle abitazioni, restano tutt’ora evidenti i segni dell’attentato incendiario. Increduli e spaventati per l’accaduto sia il proprietario sia i vicini. Non è il primo episodio di questo tipo che si verifica nel paese lagunare negli ultimi anni: a gennaio era stata data alle fiamme l’auto di un pescatore, Mauro Caria, mentre la notte del 26 giugno 2024 furono bruciate nei pressi del molo di Su Siccu altre due vetture, appartenenti ai pescatori Andrea Castangia e Nicola Spanu. Precedentemente, nel gennaio 2023, identica sorte era toccata in via Puccini alla Volkswagen di un autista, e nell’ottobre 2022 alla Cinquecento di una commessa in via Vittorio Veneto.

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