Danneggiamenti e altri reati: espulsi due cittadini stranieri
Imbarcati sui voli che li hanno riportati nelle loro nazioni di origine
Oristano Reati contro la persona e contro il patrimonio che sono costati le condanne. Non si fermano però solo alle questioni giudiziarie i problemi per un cittadino siriano e per un cittadino della Repubblica Ceca che sono stati espulsi dal territorio italiano proprio per il loro comportamento a Oristano. A eseguire il provvedimento è stata la polizia di Stato che ha portato a termine il rimpatrio dei due. Il cittadino siriano era stato scarcerato dalla casa di reclusione di Massama dopo aver scontato una pena detentiva per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Il cittadino ceco, invece, pluripregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio, dopo la recente scarcerazione dal carcere di Uta, era stato arrestato due volte a Oristano nell’ultimo mese da personale dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura. Fino alla data del rimpatrio, era sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a seguito dei fatti che avevano generato l’arresto.
Alle due persone coinvolte sono stati dapprima notificati i provvedimenti di allontanamento ed espulsione emanati dal prefetto di Oristano, Salvatore Angieri, poi eseguiti tramite i decreti del questore Giovanni Marziano che hanno avuto attuazione immediata e portato all’accompagnamento coattivo alla frontiera. La questura sottolinea il lavoro costante e scrupoloso dell’Ufficio immigrazione che ha curato le fasi organizzative e attuative dei rimpatri, con la collaborazione delle autorità diplomatiche delle nazioni di origine e della polizia di frontiera. Lo stesso personale dell’ufficio immigrazione della questura, attraverso una scorta nazionale, ha garantito la sicurezza delle operazioni accompagnando le due persone sino all’aeroporto di Fiumicino per poi imbarcarle su due voli diretti verso i rispettivi Stati di appartenenza.