La Nuova Sardegna

Oristano

La mozione

Barriere architettoniche, viaggio a ostacoli in città

di Caterina Coss
Barriere architettoniche, viaggio a ostacoli in città

Il Comune dimentica di programmare il piano per l’abbattimento

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Oristano La giunta Sanna si scontra davanti alle barriere architettoniche. La minoranza di centro sinistra si accorge della dimenticanza e chiede un rimedio immediato. La città di Eleonora è davvero accessibile? Se lo chiedono i consiglieri e le consigliere del centro sinistra che con una mozione a prima firma di Giuseppe Obinu vorrebbero impegnare il sindaco e il suo esecutivo a inserire, nel prossimo assestamento di bilancio o nel Documento Unico di Programmazione, una voce specifica con copertura economica «dedicata alla mappatura e alla progressiva eliminazione delle barriere architettoniche, finalizzata alla redazione e attuazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche comunale». I consiglieri di centro sinistra dettano anche i tempi, indicando in novanta giorni quello sufficiente per l’avvio delle «attività tecniche di mappatura delle barriere architettoniche presenti nel territorio comunale, dando priorità a edifici pubblici, marciapiedi e luoghi ad alta frequentazione», dal momento che «la piena accessibilità degli spazi urbani costituisce un diritto fondamentale, sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità».

La mozione spiega che la legge italiana dopotutto impone «ai Comuni l’obbligo di dotarsi del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, strumento essenziale per pianificare interventi mirati in favore dell’accessibilità», un’azione che va fatta in maniera massiccia sul territorio comunale prevedendo «il coinvolgimento attivo delle associazioni di tutela delle persone con disabilità, delle eventuali consulte istituite, nonché della cittadinanza, attraverso percorsi partecipativi trasparenti e inclusivi». Tema caro all’opposizione quello della partecipazione dei cittadini alle decisioni sulla res pubblica, il lato mancino del consiglio invita primo cittadino e giunta a «monitorare costantemente e attivarsi per intercettare risorse finanziarie regionali, statali ed europee, destinate all’eliminazione delle barriere architettoniche e alla promozione dell’accessibilità» anche predisponendo «un monitoraggio periodico da parte della commissione consiliare competente, la quale riferisca al consiglio comunale, con cadenza trimestrale, in merito allo stato di avanzamento della mappatura, alla redazione del Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche e all’attuazione degli interventi programmati». Bisogna, inoltre, mantenere il criterio dell’accessibilità sempre presente quando si ripensa la città del futuro: ecco perché la minoranza chiede di introdurre, nell’ambito delle autorizzazioni, bandi e atti di programmazione urbanistica di competenza dell’ente locale, criteri ispirati ai principi dell’universal design, vincolando le nuove progettazioni e le riqualificazioni di spazi ed edifici pubblici al rispetto di standard di accessibilità universale e inclusiva».

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