«Il consiglio comunale riconosca lo stato di Palestina»
Presentata dalla minoranza una proposta di delibera. Intanto sono tornati in piazza i manifestanti che chiedono la fine del massacro a Gaza
Oristano Due sere fa, domenica 27 luglio, dando seguito a quanto deciso in consiglio comunale c’è stata la prima manifestazione per fermare il massacro in corso a Gaza che segue quelle di qualche mese fa. Organizzata in pochissimo tempo ha raccolto alcune decine di persone in piazza Eleonora, mentre anche in altri centri della provincia, come ad esempio Norbello, diversi gruppi hanno manifestato. In consiglio comunale a Oristano comunque l’argomento resta caldo e, con primo firmatario Giuseppe Obinu seguito da tutti gli altri consiglieri del centro sinistra, è stata presentata una proposta di delibera che ha come oggetto il riconoscimento dello stato di Palestina e la richiesta al governo italiano per il suo riconoscimento ufficiale. Non avrà certo lo stesso peso di quella del presidente francese Emmanuel Macron, ma vuole comunque essere un segnale. Così recita la prima parte del testo: «La soluzione dei “due popoli, due Stati”, sostenuta da decenni dalla comunità internazionale, non è concretamente perseguibile senza il riconoscimento preliminare e pieno dello stato di Palestina. Attualmente l’Italia riconosce ufficialmente solo lo stato di Israele, mentre la Palestina gode di uno status di “osservatore non membro” alle Nazioni Unite.»
Giuseppe Obinu e gli altri firmatari della proposta ritengono che sia «compito delle istituzioni locali, in quanto espressione democratica dei cittadini, farsi promotrici di valori universali come la pace, la giustizia, la convivenza tra i popoli. Il Comune di Oristano, città storicamente legata alla figura di Eleonora d’Arborea, intende onorare i principi della sua eredità giuridica e morale, come sanciti nella Carta de Logu, riaffermando il valore universale della giustizia come fondamento della pace tra i popoli.» L’intenzione è che il consiglio comunale «deliberi di chiedere al governo della Repubblica Italiana di procedere al riconoscimento ufficiale dello stato di Palestina come entità sovrana, nei confini precedenti all’occupazione militare del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa; di sollecitare il governo italiano ad agire in sede ONU affinché alla Palestina sia riconosciuto lo status di membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, affinché entrambi i popoli possano negoziare da pari, in condizioni di legittimità e sovranità; di invitare il governo a utilizzare tutti gli strumenti politici, diplomatici e giuridici disponibili per fermare l’occupazione, la colonizzazione e l’annessione dei territori palestinesi occupati, nel rispetto del diritto internazionale; di impegnare il sindaco e la giunta comunale a farsi portavoce delle istanze espresse in questa delibera presso le rappresentanze parlamentari sarde e nazionali; di attivarsi presso gli altri comuni della Sardegna per promuovere una rete di amministrazioni locali a sostegno del riconoscimento dello stato di Palestina e della pace in Medio Oriente; di trasmettere la presente delibera: alla Presidente del Consiglio dei ministri, al ministro degli Affari esteri, ai presidenti di Camera e Senato, ai parlamentari eletti nella circoscrizione Sardegna, all’Anci Sardegna.»