Guerra aperta contro la Febbre del Nilo dopo la morte della 68enne di Cabras
Il sindaco Abis: «Gli insetticidi non bastano più, serve un piano di prevenzione concreto che resti in vigore per tutto l’anno
Cabras Non solo la città capoluogo. Dopo la morte nei giorni scorsi di Anna Rita Piras, 68 anni, di Cabras, per le conseguenze della Febbre del Nilo, seconda vittima del 2025 in provincia di Oristano e i contagi in continua crescita, l’emergenza sanitaria interessa direttamente anche il territorio del paese lagunare, circondato dagli stagni e con le periferie confinanti con le campagne. L’estate 2025, a causa degli effetti del cambiamento climatico, è stata caratterizzata per Cabras da una vasta proliferazione delle zanzare di varia specie, fra cui quella comune, la Culex pipiens, vettore principale del virus, che trasmette all’uomo pungendo uccelli infetti e poi esseri umani o cavalli.
Le zanzare, nonostante gli interventi di disinfestazione straordinaria antialate effettuati dalla Provincia, non hanno risparmiato nemmeno la festa di San Salvatore, molestando fedeli e turisti, ma anche gli stessi curridoris nella processione corsa e le donne durante Santu Srabadoeddu. «È certo che occorre impostare un piano di prevenzione e controllo molto più importante e strutturato di quello attuale – sostiene il sindaco, Andrea Abis –. Mi riferisco al piano della Provincia, ma anche al piano integrato da misure e azioni comunali, che tuttavia devono necessariamente essere coordinate fra loro». Prosegue il sindaco: «Occorre una prevenzione sanitaria. C’è una diffusione sensibile della Febbre del Nilo, non è uno scherzo. Abbiamo a che fare con un virus che per certi fisici debilitati può rappresentare una gravissima criticità. Quindi occorre allestire un piano che duri tutto l’anno».
Conclude Abis: «Non si tratta di disseminare insetticidi nei giorni della festa. Ci vuole un piano di controllo molto importante e complesso. L’azione di contrasto alle zanzare deve essere potenziata. Così com’è ora, col cambiamento climatico, e con queste ondate di miliardi di zanzare, il piano attuale è insufficiente. Bisogna approvare una nuova metodologia e, a parer mio, destinare molti più fondi da parte delle istituzioni per un’azione di abbattimento di queste popolazioni di zanzare moleste e pericolose dal punto di vista sanitario».
Sulla questione si è espresso anche il consigliere di minoranza Antonello Manca, che con una nota ha chiesto all’amministrazione di farsi carico di un intervento di disinfestazione urgente. «Come consigliere comunale – ha scritto Manca –, sento il dovere di richiedere con urgenza un’ennesima disinfestazione a fronte dell’aumento dei casi di febbre del Nilo e, soprattutto, a seguito dei decessi che stanno aumentando». Prosegue il consigliere: «Siamo di fronte a una vera e propria emergenza sanitaria: i casi sono in crescita e la notizia del decesso di una donna di Cabras ci deve far riflettere sulla gravità della situazione. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia né di agire con superficialità». E conclude: «L’amministrazione si attivi immediatamente per pianificare nuovi interventi di disinfestazione, valutando anche la possibilità di coinvolgere ditte specializzate e, dove possibile, chiedere il supporto degli agricoltori locali per garantire un’azione capillare ed efficace. La salute pubblica viene prima di tutto: è indispensabile agire ora e con decisione per prevenire ulteriori conseguenze».