Eleonora d’Arborea diventa social con le Pillole della Carta de Logu
L’iniziativa dell’Istituto storico arborense di Oristano
Oristano La Carta de Logu, uno dei più straordinari documenti giuridici del medioevo europeo, va sui social per raggiungere le nuove generazioni. Si chiama “Pillole della Carta de Logu” il progetto ideato da Giampaolo Mele e curato da Raffaele Cau che si svilupperà attraverso una serie di appuntamenti settimanali sui canali social dell’Istituto Storico Arborense per la ricerca e la documentazione sul Giudicato d’Arborea e il Marchesato di Oristano. L’obiettivo è diffondere su Facebook e Instagram e far conoscere, a un pubblico sempre più ampio e di tutte le età, i capitoli e i contenuti più significativi del celebre codice giuridico promulgato da Eleonora d’Arborea alla fine del XIV secolo. È un’operazione di ammodernamento che arriva a trent’anni dalla fondazione dell’Istar che vuole rinnovare la missione di ricerca, tutela e valorizzazione della memoria storica del Giudicato d’Arborea, contribuendo a rendere vivo e attuale uno dei simboli più alti della civiltà sarda e mediterranea.
Ogni pillola proporrà un breve testo introduttivo e un link diretto al capitolo di riferimento, disponibile sul sito dell’istituto, con il testo originale in sardo arborense e la traduzione italiana, offrendo così uno strumento di conoscenza e approfondimento accessibile a tutti. La prima pillola è dedicata al proemio della Carta de Logu, il celebre testo introduttivo nel quale Eleonora d’Arborea dichiara le finalità della sua opera di riforma: «Per mantenere la giustizia e il pacifico, tranquillo e buono stato del popolo del nostro Regno suddetto, delle chiese e delle diocesi, dei liberi e dei probi uomini e di tutto il popolo della menzionata nostra terra e del Regno di Arborea». Le fonti di riferimento delle pillole sono le edizioni critiche più accreditate della Carta de Logu, tra cui quella a cura di Giulia Murgia con traduzione di Maurizio Virdis (Nuoro, Ilisso, 2022) e la nuova edizione critica secondo il manoscritto di Cagliari a cura di Giovanni Lupinu con la collaborazione di Giovanni Strinna e la prefazione di Giampaolo Mele, (Oristano, Istar, 2010). Tutti i materiali sono consultabili sul sito ufficiale all’indirizzo www.istar.oristano.it.
