Scienze, agraria, informatica e un polo globale: così la scuola sfida il calo demografico
Le nuove proposte degli istituti per salvarsi dai tagli legati al dimensionamento
Oristano Scuole superiori in pressing: De Castro, Meloni e Othoca puntano su scienze, tecnica agraria e digitale. Sono solo alcune delle novità emerse nel corso della seconda conferenza provinciale sulla razionalizzazione della rete scolastica. Alla riunione, convocata dal presidente della Provincia, Paolo Pireddu, hanno portato richieste di ampliamento e potenziamento dell’offerta formativa, puntando a intercettare le nuove esigenze del mercato del lavoro e a rinnovare i propri percorsi didattici. Il liceo De Castro chiede di integrare il curriculum con l’aggiunta di un’ora settimanale di scienze e fisica, mirando a coniugare la solida formazione umanistica con una preparazione scientifica aggiornata. L’istituto Don Deodato Meloni, storicamente legato all’istruzione professionale agraria e alberghiera, punta all’istituzione dell’indirizzo di istituto tecnico agrario che permetterebbe di diplomare periti agrari, un titolo con maggiori prospettive professionali, e non più i soli agrotecnici. L’Othoca si proietta nel futuro digitale, proponendo nuovi indirizzi nel settore di informatica e telecomunicazioni, strategici per la formazione di competenze richieste nell’economia 4.0. Alle istanze di potenziamento formativo si sono affiancate le richieste di mantenimento dell’autonomia scolastica avanzate dai presidi territoriali di Marrubiu, Arborea, Terralba e Ales, rimarcando la volontà di difesa delle attuali strutture.
La vera novità della giornata è stata però la proposta avanzata dal sindaco di Bosa: un istituto globale che unisca l’istituto comprensivo e l’istituto superiore. La richiesta nasce dall’isolamento della zona e da una necessità amministrativa urgente, visto che l’istituto comprensivo si trova in reggenza per l’assenza prolungata del dirigente titolare. Come dichiarato dal primo cittadino Alfonso Marras: «L’attuale istituto comprensivo non basta più. Il continuo cambio al vertice ha generato instabilità e discontinuità». L’obiettivo è creare un polo unico scolastico che garantisca autonomia gestionale e continuità formativa dall’infanzia alla secondaria di secondo grado. Un’istanza di analoga natura è stata ripresentata anche dal sindaco di Ghilarza Stefano Licheri che da anni chiede un globale per restituire l’autonomia ad Abbasanta.
Non è tutto. Il Centro provinciale di istruzione per gli adulti chiede che Laconi dipenda da Oristano e non più da Cagliari, annunciando che l’istituto da ora in poi accompagnerà gli alunni fino al conseguimento del diploma delle superiori, ampliando il proprio raggio di azione. «La proposta del globale a Bosa ha catalizzato l’attenzione del dibattito, con alcuni che hanno evidenziato come una soluzione di accorpamento e soppressione amministrativa in un comune isolato dalla provincia – ha precisato Pino Ciulu, del sindaco Gilda –, risolverebbe il problema di Oristano e, un unico istituto risolverebbe parzialmente il problema del dimensionamento senza dover sacrificare altre realtà». Successivamente, la discussione si è concentrata sulla denatalità e sulle sue inevitabili conseguenze per la scuola, tornando sulla necessità di individuare prospettive future a lungo termine. Per affrontare strutturalmente il calo degli alunni, è stata rilanciata la proposta, avanzata da tempo, di costituire un gruppo di lavoro ristretto che esamini in profondità la crisi demografica e proponga soluzioni ragionate. La terza riunione sarà quella deliberativa, nella quale si dovranno formalizzare le proposte definitive da inviare alla Regione.
