Finti carabinieri e finti avvocati, è allarme estorsioni
Oristano, due nuovi episodi qualche giorno fa e diverse segnalazioni di telefonate anonime
Oristano È allarme estorsioni in provincia. Le ultime due incursioni sono avvenute un giorno fa, venerdì 7 novembre, a Baratili San Pietro e a Ruinas. Il bottino non è stato enorme, circa mille euro tra contanti e gioielli, ma è pur sempre un fatto preoccupante anche perché il bersaglio continuano a essere anziani indifesi e i metodi sono sempre gli stessi. Tutto inizia con la telefonata in cui il malvivente si spaccia per un membro delle forze dell’ordine, poi le frasi per far precipitare la vittima nel panico: «Ci risulta che lei sia coinvolta in una rapina». Si dice che la macchina di un parente o della stessa persona al telefono sia sotto indagine e per evitare guai ben peggiori bisogna subito versare una sorta di cauzione. Tutto il teatrino ben costruito e recitato nonché assai poco divertente è ingannevole e allarmante. È il nuovo ritornello di chi prende di mira gli anziani. Al di là delle due azioni andate a segno, altre segnalazioni sono arrivate al Comando provinciale dei carabinieri che ha così lanciato un urgente appello alla cittadinanza, intensificando la campagna di sensibilizzazione contro il subdolo raggiro del finto carabiniere o del finto avvocato, che sfrutta la vulnerabilità delle vittime e la loro fiducia nelle istituzioni.
L’allerta si è quindi rinnovata nelle scorse ore a seguito di diversi tentativi oltre a quelli registrati a Baratili San Pietro e Ruinas. Sconosciuti, qualificandosi falsamente come membri delle forze dell'ordine, hanno cercato di introdursi nelle case con il pretesto, totalmente illegale e assurdo, di «controllare denaro e oggetti di valore» e in due casi ci sono anche riusciti. I carabinieri ribadiscono che mai una richiesta di denaro o gioielli verrebbe avanzata da un vero rappresentante dello Stato. Le amministrazioni comunali, unendosi all’allarme, esortano i cittadini a sensibilizzare anziani, vicini e conoscenti affinché non aprano la porta a estranei, a prescindere dalle motivazioni e stamattina a Narbolia e Santa Giusta veri militari dell’Arma incontreranno i cittadini per proseguire nella campagna di sensibilizzazione.
Non si è di fronte a casi isolati, ma si inseriscono in una serie di episodi che hanno funestato il territorio negli ultimi mesi, spesso orditi da bande criminali preparate provenienti da fuori Sardegna. La costante azione preventiva e investigativa dell’Arma ha comunque prodotto risultati significativi che hanno portato ad arresti o denunce e al recupero anche di quanto era stato preso con i metodi estorsivi. Da maggio a settembre, sette casi denunciati hanno portato a ben otto arresti. I carabinieri, attraverso il comandante provinciale Steven Chenet, ribadiscono l’importanza della prevenzione e di alcune buone norme: non aprire la porta a sconosciuti e non consegnare mai denaro o oggetti di valore; verificare l’identità della persona chiedendo il tesserino e, in caso di dubbio, chiamare subito il 112 o un familiare. Da tener sempre presente è che nessun funzionario invia emissari per ritirare cauzioni.
