La Nuova Sardegna

Oristano Un piano elaborato nei dettagli è andato in fumo a Torregrande, a causa di una serie di imprevisti che hanno trasformato un furto nel campeggio Spinnaker in una vera e propria débâcle per i malviventi. La sfortuna ha giocato contro due ladri che, dopo aver saccheggiato un magazzino, sono rimasti bloccati con l’auto nel fango, permettendo ai carabinieri di chiudere il cerchio. La vicenda ha avuto inizio poco dopo le sette di giovedì mattina, 13 novembre. I due uomini, a volto coperto, sono penetrati nell’area del camping e si sono subito concentrati sul magazzino. Lì hanno selezionato attrezzatura professionale: trapani, smerigliatrici e un gruppo elettrogeno. Il bottino, stimato intorno ai 7mila euro, è stato prima sistemato in una minicar del campeggio e poi caricato sulla loro utilitaria, una Lancia Y, con cui intendevano fuggire. A pochi passi, sulla via di fuga lungo la pineta, un giovane che stava correndo è diventato il testimone chiave. Accortosi immediatamente della scena, è stato minacciato dai ladri nel tentativo di zittirlo. Il runner, tuttavia, ha dimostrato una notevole prontezza d’animo: per nulla intimorito, ha allertato subito le forze dell’ordine. I due incappucciati hanno tentato di guadagnare la libertà, ma proprio la loro via di fuga si è rivelata la trappola: l’auto, impantanatasi nello sterrato fangoso, non si è più mossa. È stata quindi intercettata dai carabinieri della Radiomobile che sono arrivati rapidamente allo Spinnaker. Ne è scaturita una breve fuga a piedi. I militari sono riusciti a fermare uno dei due, un 29enne residente a Cabras, il cui arresto è stato successivamente convalidato dal giudice. Il complice, più fortunato, è riuscito a scappare e la sua ricerca è ancora in corso. La refurtiva è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari. Le indagini dei carabinieri proseguono nel tentativo di identificare il complice riuscito a scappare. L’episodio pare non abbia alcun legame con il recente furto avvenuto nel campeggio di Is Aruttas.