La Nuova Sardegna

Oristano
L’esposizione

La Sardegna di un secolo fa negli scatti rivisitati in chiave moderna

di Paolo Camedda
La Sardegna di un secolo fa negli scatti rivisitati in chiave moderna

Dal 22 al 30 novembre l’omaggio di Stefano Orrù alla memoria di Achille Parnicich

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Oristano Dopo il grande successo avuto a Cabras con Arratratus nei giorni del Festival della bottarga, la mostra fotografica di Stefano Orrù sarà riproposta a Oristano in una veste rinnovata, dedicata alla memoria di Achille Parnicich (1825-1925), storico fotografo oristanese, nel centenario della sua scomparsa. Sa Posa a s’antiga-Sulle orme di Achille Parnicich, questo il nome del nuovo progetto, sarà visitabile da sabato 22 a domenica 30 novembre nel centro storico cittadino, nei locali del Castro giudicale di Duilio Tanchis, in via Garibaldi 66. L’inaugurazione è prevista per oggi, sabato 22 alle 17.30. Il progetto artistico affonda le sue radici nella memoria visiva del territorio. La ricerca trae ispirazione infatti dagli scatti realizzati in Sardegna tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e in particolare dal lavoro di Parnicich, che aveva il suo studio in via Carmine 19 a Oristano. Stefano Orrù, attraverso lo studio delle tecniche fotografiche d’epoca e l’analisi di archivi storici, ha sperimentato linguaggi visivi che rievocano i tempi passati senza mai perdere il legame con l’identità contemporanea.

I suoi scatti ripropongono l’estetica delle immagini antiche, con luce naturale, pose composte e abiti ricchi di significato, ma cercano anche di restituirne l’anima attraverso il valore documentario, la memoria collettiva e il contesto culturale in cui furono realizzate. «Nel centenario della morte del Parnicich mi sembrava doveroso porgere un omaggio ad un uomo che ha donato tanto per la memoria di Oristano del territorio, dedicandogli una nuova esposizione fotografica in città, in cui vengono accostate fotografie storiche e costumi antichi campidanesi – spiega Stefano Orrù –. Gli abiti, le persone e le pose diventano simboli di un passato che continua ad appartenerci. Con Sa posa a s’antiga ho voluto dare nuova vita a immagini che raccontano chi siamo e da dove veniamo». L'iniziativa è patrocinata dall’assessorato comunale alla Cultura ed è allestita in collaborazione con la Fondazione Oristano e il Centro di documentazione e studio sulla Sartiglia.

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