La Nuova Sardegna

Oristano

Questura

Droga e reperti archeologici: doppia scoperta nella casa di un insospettabile nell’Oristanese

di Alessandro Mele
Droga e reperti archeologici: doppia scoperta nella casa di un insospettabile nell’Oristanese

L’indagine è nata dall’attività di monitoraggio svolta dagli investigatori in aree del territorio considerate a rischio

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Oristano Detenzione di sostanze stupefacenti e ricettazione di reperti archeologici, la questura denuncia in stato di libertà un uomo residente della provincia di Oristano. La polizia, col coordinamento della Procura, prosegue senza sosta le attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, un fenomeno che sta coinvolgendo con crescente frequenza anche adolescenti e giovanissimi. In questo contesto si inserisce l’operazione condotta dalla squadra mobile.

L’indagine è nata da una attenta attività di monitoraggio e assidui appostamenti svolti dagli investigatori per diversi giorni in aree del territorio considerate a rischio, che hanno consentito di notare alcuni movimenti sospetti riconducibili all’attuale indagato, incensurato insospettabile. Da qui la decisione di procedere con controlli mirati e successive perquisizioni domiciliari e personali.

Durante l’intervento, la squadra mobile ha rinvenuto un quantitativo significativo di sostanze stupefacenti: circa 35 grammi di cocaina200 grammi di hashish e 100 grammi di marijuana, oltre a bilancini di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e altri strumenti comunemente utilizzati per l’attività di spaccio. «La varietà e la quantità della droga sequestrata - riferiscono dalla questura - unite alla presenza dell’attrezzatura per il dosaggio e il confezionamento, oltre agli accertamenti svolti durante le fasi dell’indagine, sono di certo indicative di una attività illecita ben strutturata e potenzialmente rivolta in particolare a un bacino di giovani consumatori».

L’operazione ha poi avuto un risvolto inatteso sotto il profilo culturale: all’interno dell’abitazione dell’uomo, ben nascosti all’interno di un vano per la custodia degli attrezzi da giardino, gli agenti hanno scoperto alcuni reperti archeologici. Si tratta di due anfore di verosimile epoca romana e di un bronzetto nuragico raffigurante un arciere, oggetti che potrebbero provenire da scavi clandestini o da attività illecite di traffico di beni archeologici correlato al mercato dello spaccio di stupefacenti. Gli esperti della Soprintendenza di Cagliari stanno effettuando gli accertamenti necessari per verificare l’autenticità e la provenienza dei reperti, che qualora risultassero originali rappresenterebbero un ulteriore tassello di un mercato illecito diffuso.

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