La Nuova Sardegna

Una mostra a Cargeghe, quando Balzac perse i suoi averi nelle miniere sarde

Marco Vitali
Honoré de Balzac
Honoré de Balzac

La Biblioteca di Sardegna espone da sabato prossimo le lettere in cui il grande scrittore francese raccontò la sua disavventura finanziaria. Nel 1838 l'autore della "Commedia umana", incalzato dai creditori, fece rotta sull'isola

09 ottobre 2010
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SASSARI. Nella primavera del 1838 lo scrittore francese Honoré de Balzac fece tappa in Sardegna per tentare di recuperare i danari investiti in alcuni giacimenti minerari dell'isola, investimento rivelatosi poi fallimentare e quanto mai incauto.

A questa curiosa vicenda, i cui contorni non sono mai stati chiariti pienamente dagli storici, è dedicata una mostra documentaria che apre il 16 ottobre prossimo alla Biblioteca di Sardegna di Cargeghe.

La mostra, che resterà aperta sino al 14 novembre, si svolge in occasione del 160º anniversario della morte del grande scrittore francese (1799-1850) e ha per titolo "Honoré de Balzac. Voyage en Sardaigne". Promossa e allestita con il patrocinio della Provincia di Sassari e la collaborazione dell'Institut de France de Paris, ricostruisce, attraverso documenti rari e inediti (anche in prima uscita mondiale), la picaresca avventura in terra sarda del romanziere, genio della letteratura dell'Ottocento realistico.

Un capitolo mai pienamente approfondito della biografia dello scrittore che, nella primavera del 1838, incalzato da gazzettieri e creditori, fa rotta in Sardegna per coronare mai soddisfatte velleità di prosperità economica attraverso lo sfruttamento di giacimenti di scorie abbandonate nell'isola, presso l'Argentiera nella Nurra.

Un'esperienza di cui lasciò memorabile traccia in uno sparuto numero di lettere indirizzate all'amata contessa Ewelina Hanska e di cui la Biblioteca di Sardegna presenterà la riproduzione degli esemplari manoscritti: sette epistole per dieci fogli che ne ripercorrono, da Alghero all'Argentiera, da Sassari a Cagliari, il soggiorno in terra sarda.

Una spedizione non fortunata, da cui Balzac riportò due contrapposte suggestioni: l'impressione di «una profonda e incurabile miseria» da una parte e l'incanto di «costumi di una sorprendente ricchezza» dall'altra. La mostra è accompagnata dalla presentazione di un saggio critico (pubblicato con il patrocinio dell'ambasciata di Francia) che ospita, nella traduzione a cura di Corrado Piana e Maria Grazia Bianco, la narrazione epistolare del viaggio.

Scrittore prolifico, Balzac ha elaborato un'opera monumentale - la «Commedia umana» - ciclo di numerosi romanzi e racconti con l'obiettivo di descrivere in modo quasi esaustivo la società francese dell'epoca.

A ingresso gratuito, la mostra sarà inaugurata sabato 16 ottobre alle 17 alla presenza delle istituzione comunali e provinciali e sarà visitabile per un mese nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 17 alle 19. Per saperne di più: www.bibliotecadisardegna.it.
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