La Nuova Sardegna

Il fallimento dell'ex Texal entra nella fase finale Vendute tutte le macchine

Lo stabilimento ex Texal
Lo stabilimento ex Texal

Ora forse si riuscirà a piazzare anche lo stabilimento L'ultima asta era andata deserta a causa del lotto unico

22 luglio 2011
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 MACOMER. Ciò che rimaneva dell'Alas è naufragato nel 2002 con la chiusura e il fallimento del Gtm, subentrato alla Texal. La vicenda industriale di una delle più vecchie e gloriose aziende di Macomer entra ora nella fase finale con la vendita delle macchine. Il loro smatellamento, iniziato da alcuni giorni, sta per concludersi.  Le macchine del Gtm sono state acquistate dalla Sbr, una ditta di Montemurlo (provinciua di Prato) che opera nel settore delle macchine tessili. Non si sa cosa farà di quelle acquistate dal fallimento del Gtm di Macomer. Si tratta di macchine datate che, per quanto fossero state rigenerate sei mesi prima della chiusura, sono ormai superate e poco competitive. Tra l'altro sono macchine che da quasi dieci anni sono rimaste senza manutenzione. Qualche tempo fa stavano per essere vendute come rottame di ferro a una ditta del Cagliaritano. Per rimetterle in funzione sarà necessario lavorarci sopra parecchio. Per smontarle sono stati richiamati al lavoro alcuni dipendenti ex Texal che le conoscevano per averci lavorato sopra. Dopo le macchine, probabilmente si riuscirà a vendere anche lo stabilimento. L'ultima asta è andata deserta in quanto nel lotto unico erano compresi anche macchine e impianti, per un maggior costo di 200 mila euro. Se si riuscirà a venderlo, il futuro dei capannoni non sarà legato al tessile.  Lo stabilimento Texal, la nuova società che subentrò all'Alas e si trasferì nella nuova fabbrica, venne inaugurato ed entrò in funzione nel 1989. Nel 2000 la Regione decide di privatizzare la Texal (era un'azienda a partecipazione regionale). Cessata la produzione di coperte per le forniture militari, subentra il Gruppo tessile mediterraneo (Gtm) di Villacidro, che però ha vita breve. Nel 2001 l'azienda entra in crisi. Nel 2002 chiude battenti e successivamente il tribunale dichiara fallita la società.
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