La Nuova Sardegna

«Noi, provvisori da otto anni»

Serenella Mele
I box di via Leonardo Da Vinci
I box di via Leonardo Da Vinci

La lunga attesa dei commercianti trasferiti da piazza Mameli

09 agosto 2011
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 NUORO. Una quotidiana lotta per la sopravvivenza, sperando che qualche passante decida di fermarsi almeno per scambiare una parola. Ma di parole non si vive.  I commercianti che per oltre 60 anni hanno venduto le loro merci intorno al vecchio mercato civico di piazza Mameli dal gennaio 2004 sono «provvisoriamente» spostati nelle baracche di via Via Da Vinci, vicino al tribunale. Speravano nei nuovi box. Ma ora sono distrutti dai vandali e non vedono un futuro. «Ho preso il posto di mio padre, che ha fatto questo lavoro per 50 anni. Siamo abbandonati», dice Giuseppina Caiafa. «Abbiamo il disagio delle intemperie, c'è poco spazio per parcheggiare e comunque anche venire a piedi con le auto che ti sfiorano è rischioso - dichiara Ida Del Rio - Ai giovani dicono che devono inventarsi il lavoro: ma se abbiamo la professionalità e poi ci vengono tolti anche i mezzi necessari per andare avanti, cosa dobbiamo fare?». «Da quando avevo 13 anni - aggiunge Pina Dell'Orfano, fiorista - ho sempre lavorato con la mia famiglia. Mia madre ha lavorato in piazza Mameli dal 1948. L'8 gennaio prossimo, i nostri sei mesi provvisori diventeranno otto anni».  Pagano le tasse, da cittadini e lavoratori diligenti, ma senza avere in cambio i servizi e le condizioni primarie perché possano vivere in modo dignitoso. Tra l'altro offrendo un servizio alla cittadinanza. Vedono da vicino la loro piazza Mameli, esposta al degrado, punto di ritrovo per vandali, un luogo che non invita certo alla passeggiata serale come era nel progetto iniziale. Ma Orsola Persico, che con la sua famiglia dal 1947 vende abbigliamento "al vento", è fiera del suo lavoro e ha la ferma intenzione di resistere. «L'attuale sindaco - spiega - ci ha ricevuto appena eletto, dicendo che aveva ricevuto un'eredità difficile dalla precedente giunta. Adesso è lui il primo cittadino. Ha fatto capire che vuole fare. Aspettiamo che prenda decisioni».
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