La Nuova Sardegna

Cna: «Il piano casa è un diversivo»

Francesco Porcu
Francesco Porcu

Diminuiti il numero dei bandi di gara. «Servono investimenti»

07 ottobre 2011
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 CAGLIARI. «Il Piano Casa ter ed i campi da golf sono diversivi inutili. È necessario, invece, rimettere in moto la spesa, sbloccare i crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, semplificare la burocratica, dar vita a un piano di riqualificazione del costruito». Sono queste le priorità dichiarate dalla Cna Costruzioni che ha fatto ieri il punto sul settore.  Al 30 settembre scorso il numero dei bandi di gara per le opere pubbliche sono diminuiti dell'otto per cento, anche se vi è stato un aumento nel loro valore. Mentre nei primi nove mesi i piccoli appalti sotto il mezzo milione di euro hanno perso il dodici per cento del mercato. La proiezione su base annua rimane modesta, per un settore in pesante stagnazione, con circa 1.300 bandi (meno della metà del 2002). «Rimettere in moto la spesa e dotarsi di una politica industriale è la parola d'ordine per rilanciare l'edilizia - hanno dichiarato Francesco Porcu e Paolo Porru, segretario e presidente regionale di Cna Costruzioni - di fronte alla crisi, che falcidia posti e decreta la scomparsa di centinaia di imprese, le risposte del governo regionale sono desolanti e preoccupanti. Si rincorrono diversivi, è il caso della terza versione del Piano Casa, il cui unico scopo è quello di abbattere le norme di salvaguardia, si varano leggi (sui campi da golf) che non produrranno alcuna ricaduta positiva in termini collettivi». Da gennaio sono stati censiti 1.015 bandi per opere pubbliche, con una spesa di 688 mln di euro.  L'importo in aumento è da attribuire all'Anas (soprattutto per la Sassari-Olbia) che da maggio ha promosso tre maxi interventi. A fine anno il volume in gara si potrebbe attestare su 920 mln, al di sotto della media annua del periodo 2002-2010 (1,1 mld).  L'Anas - sostiene la Cna - ha mandato in gara una spesa di oltre 190 milioni, più di quanto appaltato nel triennio precedente. A doppia velocità, purtroppo, i Comuni dell'isola: ridotti del sette per cento i bandi mentre è aumentato il valore in gara. Due le maggiori: la concessione di servizi del Comune Olbia per affidare la gestione integrata del servizio di illuminazione pubblica (34,6 milioni) e il project financing del Comune di Selargius per l'illuminazione pubblica (11,3 milioni di euro).

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