La Nuova Sardegna

Al vaglio le immagini riprese mentre minacciavano la commessa con le pistole

Olbia, filmati due rapinatori

Olbia, filmati due rapinatori

In fuga con 3mila euro dal Banco dell'oro al centro della città

08 ottobre 2011
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 OLBIA. Non volevano oro, solo soldi. Due banditi, armati di pistola, sono entrati in un negozio che compra il prezioso metallo, ieri alle 20 in via Vittorio Veneto, centro della città. E, in un attimo, si sono fatti consegnare dalla commessa (il titolare non c'era) 3 mila euro in contanti. Sono scappati a piedi, ma i loro volti sono finiti nitidamente nelle immagini delle telecamere a circuito chiuso. I carabinieri di Olbia ci stanno già lavorando su, fiduciosi di avere delle ottime risposte.  E' la prima volta che i rapinatori prendono di mira chi l'oro lo acquista dalle famiglie, in cambio di soldi. L'esercizio commerciale si chiama "Banco dell'oro" ed è al civico 68 della vecchia via di Olbia.  Ieri, al lavoro, c'era una ragazza. Al portone hanno suonato due persone. Lei ha aperto, pensando che fossero dei clienti come tanti altri.  E' stato un errore. Uno aveva il volto coperto da un passamontagna, l'altro, che gli stava davanti, aveva occhiali grandi per coprire il volto quanto più possibile. Sarebbero italiani.  Una volta dentro il negozio, hanno estratto entrambi una pistola. L'hanno puntata sulla commessa e hanno detto che non volevano oro, solo soldi. L'oro di fatto non è facilmente commerciabile e può bruciare.  Nelle casse, c'erano almeno 3 mila euro, il frutto di un'intera giornata di lavoro. I banditi quasi certamente ritenevano che ce ne fossero molti di più. Presi i soldi, sono scappati a piedi, andando incontro, forse, a un loro complice che li aspettava in auto.  L'allarme è scattato subito. I carabinieri del comando territoriale, coordinati sul posto dal capitano Alessandro Dominici, hanno fatto alcune domande alla commessa e hanno cercato di capire se in zona ci fossero dei testimoni oculari.  Ma, soprattutto, hanno lavorato su un prezioso materiale: quello contenuto nelle registrazioni delle telecamere dell'esercizio commerciale. In base alle prime indicazioni, le immagini sono molto nitide.  Il volto di uno dei rapinatori, quello che aveva gli occhiali (da sole), sarebbe riconoscibile. Gli inquirenti inoltre lavorerano sulle impronte rilevate nel negozio. (g.pi.)

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