La Nuova Sardegna

Turismo in cantina, le aziende galluresi guardano al futuro

Tiziana Simula
<b>Il premio Vinisole 2011 </b>La tavola rotonda al museo sullo stato di salute del settore vitivinicolo nel nord Sardegna
Il premio Vinisole 2011 La tavola rotonda al museo sullo stato di salute del settore vitivinicolo nel nord Sardegna

08 ottobre 2011
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 OLBIA. Il vino come veicolo di valorizzazione dei territori e di sviluppo turistico. Un tema sempre più ricorrente in un'isola che cerca a fatica di rincorrere la destagionalizzazione. Diversificare l'offerta turistica puntando sull'enogastronomia, è una sfida ancora tutta aperta.  Un potenziale da sviluppare e sul quale è necessario investire. Se n'è parlato ieri nel dibattito che ha preceduto la premiazione delle aziende che hanno partecipato al Salone internazionale dei vini "Vinisole", organizzato da Giuliano Lenzini, un evento che si rinnova da dieci anni, proprio con l'obiettivo di dare un contributo per incrementare il turismo enogastronomico, elemento su cui puntare per allungare la stagione turistica, come hanno ribadito lo stesso Lenzini e gli altri relatori, a cominciare dal sindaco Gianni Giovannelli e dall'assessore al Turismo Marco Vargiu. «La sfida è credere in questa nuova forma di turismo. E a farlo, devono essere le istituzioni che devono investire in questo campo», ha detto Lenzini. «Abbiamo vitigni autoctoni unici. Il Vermentino, il Cannonau, sono il simbolo della nostra terra», ha aggiunto il presidente regionale dell'Assoenologi, Dino Addis. «Bisogna affermare l'identità dei nostri prodotti», ha rimarcato il docente universitario, Giovanni Antonio Farris. A intervenire, anche il presidente della Confcommercio Gallura Italo Fara e Giommaria Uggias. «Il parlamento europeo sta discutendo proprio in questi giorni del testo unico del turismo che individua nell'enogastronomia un elemento determinante per la valorizzazione dei territori e lo sviluppo del turismo», ha detto l'europarlamentare. Al termine del dibattito, la premiazione dei vini.
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