La Nuova Sardegna

«Un’amica sa perché Patrizia è sparita»

di Claudio Zoccheddu
«Un’amica sa perché Patrizia è sparita»

Cabras, la madre della donna scomparsa è sicura che la figlia sia viva e chiede alla Procura di non archiviare il caso

14 luglio 2012
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CABRAS. «L’amica di mia figlia non ha detto tutta la verità». L’ipotesi che la procura della Repubblica di Oristano chiuda la indagini relative alla scomparsa di Patrizia Murtas ha gettato nello sconforto la madre della donna di Cabras della quale non si hanno notizie dal settembre del 2010 (del caso si è ripetutamente occupata anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”).

Maria Rosa Deiala, dunque, ha deciso di uscire allo scoperto e giocare le ultime carte per la risoluzione del giallo quando gli inquirenti sono ormai prossimi a rincìunciare. L’anziana signora aveva sempre evitato di rilasciare dichiarazioni dettagliate, aveva sibilato qualche frase di circostanza per poi trincerarsi dietro un dignitoso silenzio, perlomeno davanti ai cronisti. In cuor suo, infatti, confidava che le forze dell’ordine riuscissero a seguire le tracce della figlia scomparsa e a riportarla a casa.

Un’impresa che, purtroppo, non è riuscita, anche se a un certo punto era sembrato che l’indagine su Ubaldo Schirru, un pensionato di Cabras, poi ritrovato morto, potesse dare un contributo decisivo. E ora il fascicolo relativo alla scomparsa di Patrizia Murtas è arrivato ormai a un passo dall’archiviazione. A ravvivare l’attenzione ci ha dunque pensato mamma Maria Rosa che due giorni fa ha lanciato una serie di accuse che potrebbero lasciare il segno: «Mia figlia era legata da un’amicizia particolare con una donna della sua età. Patrizia e Marinella Massidda erano come sorelle. Infatti, il giorno della scomparsa stava andando a casa sua, o perlomeno così ci aveva detto».

Patrizia Murtas, però, quel giorno di settembre di due anni fa non è mai arrivata a casa dell’amica. Un fatto che non ha mai convinto Maria Rosa Deiala e che, considerata l’imminente archiviazione del caso, non ha più motivo di rimanere confinato tra le mura domestiche: «Marinella Massidda non ha detto tutta la verità – sostiene Maria Rosa –, sono sicura che lei conosce dettagli che non ha mai rivelato, nemmeno alla polizia, sempre che sia mai stata interrogata. Non è possibile che non sappia niente di più di quello che ha raccontato anche a me quando ci siamo incontrate. Erano come sorelle e si confidavano qualsiasi cosa: Marinella è il nodo cruciale della vicenda, Marinella sa».

Quando Maria Rosa Deiala pronuncia queste frasi i suoi occhi corrono lungo la parete di casa per poi fermarsi a fissare un punto indefinito e lontano, come la speranza di riabbracciare la figlia. Quasi un sogno a cui però crede con fermezza: «Mia figlia è viva, io ci credo. Forse dovrebbe crederci anche qualcun altro. La notizia della sospensione delle indagini mi ha fatto male, mi è crollato il mondo addosso. Ora non posso che appellarmi alle forze dell’ordine: fate qualcosa, non dimenticatevi di Patrizia».

A dare un pizzico di coraggio a mamma Maria Rosa c’è anche un altro dettaglio: Patrizia aveva detto più volte e in più occasioni di voler andare via da Cabras. Una frase che rimbomba nei pensieri della madre e che contribuisce ad attizzare il focolaio della speranza: «E’ così, Patrizia è scappata da qualche parte. Ripeteva spesso di voler andare via da Cabras e sono sicura che ci sia riuscita in un modo o nell’altro, non resta che trovarla».

Un’impresa non da poco che, come confermato dalla Procura di Oristano nei giorni scorsi, rischia di rimanere solo il sogno di una madre che non si arrende all’idea di non poter più riabbracciare la figlia.

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