La Nuova Sardegna

Sono sassaresi i migliori “startupper” sardi

di Michele Ciampi
Sono sassaresi i migliori “startupper” sardi

Un team di otto giovani vince a Cagliari al weekend dedicato alle start up grazie a una innovativa piattaforma che avvicina i turisti alle guide locali

13 maggio 2013
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CAGLIARI. «Tu chiamali se vuoi... innovatori». Così, parafrasando una famosa canzone di Lucio Battisti, possiamo definire lo Start up Weekend tenuto a Cagliari. 54 ore sono occorse ai vari team per creare la propria start up. Alla fine ha vinto “Guide me right”: piattaforma che facilita l’incontro tra i turisti esploratori e “ciceroni” locali free lance. Il servizio è stato proposto dal 28enne Luca Sini di Sassari, esperto in management e innovazione, e Pietro Pirino esperto di web designer e docente all'Accademia di Belle arti, ossia l'architetto del sito, vincendo anche uno stage a San Francisco nel mese di novembre offerto da Mind the bridge.

Sul campo un team di sei persone composto da Gianluca Vinci, project manager, i tre sviluppatori: Maurizio Atzori, Andrea Tanda e Igor Marti, oltre a Andrea Meloni, web designer e Paola Carboni, comunication e user research.

«La particolarità - spiega Luca - è che Guide me right è una guida particolare, perché è come se tu fossi accompagnato nel luogo da un amico, che quindi ti farà conoscere quel posto in modo approfondito. L'idea ci è venuta vedendo che all'estero molti luoghi meno belli dei nostri sono molto più valorizzati. Abbiamo pensato di creare questa applicazione per provare a migliorare le cose in Sardegna, anche se poi è una guida espansibile a tutto il mondo. Tu fai una ricerca, per luogo, attività o in base a un calendario. Entri nel portale - prosegue Luca - come semplice viaggiatore e cerchi il tuo cicerone che ti racconterà una sua storia. Quindi ogni volta che vai nella stessa città potrai viverla in modo diverso. Una volta scoprirai i monumenti, un'altra la vita notturna. Il team è stato molto importante».

«Open Campus ha offerto la possibilità di fare impresa innovativa in co-working, cioè in gruppo, dando la possibilità di confrontarci con altre idee che ci hanno stimolato a fare sempre meglio».

Gli altri due vincitori sono stati Virtual trainer: piattaforma di e-commerce dedicata ai professionisti del fitness. Ideatore il 37enne ricercatore informatico Fabrizio Mulas che ha guidato un gruppo di 7 persone a pari merito con Roomalia: piattaforma che propone una nuova modalità di ricerca di alloggi turistici e residenziali di breve periodo attraverso un sistema di asta on line.

Il progetto è stato ideato da Stefano Manca, imprenditore 35enne che già opera nel settore dei servizi turistici on line. Al secondo posto si è piazzata Glaamy: applicazione che consente agli utenti di trovare il beauty center disponibile più vicino alla propria localizzazione. L’idea è stata proposta da Cinzia Carta, 36enne startupper che fino a poco tempo fa lavorava in un’agenzia di lavoro interinale, dimostrando che il mondo delle star up non è esclusivamente maschile. E Tiscali si conferma un' impresa che punta sull'innovazione, sul talento e sul rischio. È stato incoraggiante vedere tanti imprenditori innovatori che con la sola forza delle idee hanno attratto l'interesse di esperti come Mario Mariani, fondatore di The Net Value.

In questo spazio infatti conta ciò che conosci, non chi conosci. Si è respirata quella cultura meritocratica che contribuisce ad esempio mantenere gli Usa in posizione di vertice nel mondo. Imprese giovani e innovative, soprattutto ad alto contenuto tecnologico e non destinate a rimanere di nicchia, ma a competere sul mercato globale. Perché oltre al posto fisso non c' è il baratro, ma l'energia di questi ragazzi che stanno già cambiando il mondo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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