La Nuova Sardegna

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Otto obiettivi a Capo Carbonara, web cam sull’arenile

VILLASIMIUS. Otto telecamere proteggono l’Area Marina protetta di Capo Carbonara. Nessuna è puntata direttamente sui bagnanti. Il sindaco di Villasimius, Tore Sanna ricorda che il monitoraggio nella...

16 giugno 2013
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VILLASIMIUS. Otto telecamere proteggono l’Area Marina protetta di Capo Carbonara. Nessuna è puntata direttamente sui bagnanti. Il sindaco di Villasimius, Tore Sanna ricorda che il monitoraggio nella zona cosiddetta A di riserva integrale, interdetta a qualsiasi attività antropica, non può che essere fatto con le telecamere, che per motivi di sicurezza e controllo sia delle acque che delle zone costiere sono piazzate nel faro dell’Isola dei Cavoli. Altre quattro sono sistemate in alcune spiagge, come Campu Longu, ma nessuna è in grado di fornire immagini ad alta definizione delle persone. Quella di Campu Longu è poco più che una web cam, ed infatti è presente in rete, e ha come unica funzione quella di monitorare nel corso del tempo l’erosione costiera. «Abbiamo ritenuto opportuno piazzare queste telecamere – ha detto Bruno Paliaga, direttore dell’Area Marina protetta, per tutelare la balneazione e provvedere al monitoraggio del traffico nautico. Abbiamo bisogno, soprattutto in inverno, di avere aggiornamenti costanti della situazione a mare e nelle spiagge. Tutto ciò non prefigura però alcuna “operazione grande fratello”, sia perché la risoluzione di queste telecamere come si può notare anche in rete non consente alcuna individuazione delle persone, sia perché l’area interessata è molto ampia». Il sindaco Sanna conferma che altre telecamere, sempre ad ampio raggio visivo si potrebbero piazzare, ma mancano i fondi.

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