La Nuova Sardegna

Vespa, la passione corre su due ruote

di Roberto Sanna
Vespa, la passione corre su due ruote

Per il settimo anno consecutivo a Sassari il “Club turritano” organizza una spettacolare gimkana con prove di abilità - VIDEO

24 giugno 2013
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SASSARI. Il più coraggioso, qualche anno fa, per partecipare alla gimkana è arrivato a bordo della sua Vespa direttamente da Carbonia. Il concorrente di Solarussa, invece, ha preferito caricarla su un furgoncino e risparmiarsi quello che sarebbe stato un viaggio d'altri tempi. Da Macomer, Porto Torres e Alghero ne fanno un punto d'onore: lucidano il loro gioiello, indossano il casco e arrivano direttamente sul luogo della gara cavalcando quello che continua a essere un simbolo dello stile italiano.

A Sassari domenica è stato il giorno della gimkana regionale del Vespa Club Sassari, che per il settimo anno consecutivo saluta l'inizio dell'estate con un raduno che coinvolge tutta l'isola.

Rifondato dieci anni fa sulle ceneri di una gloriosa associazione degli anni Sessanta, il club in breve tempo ha raccolto quasi cento iscritti e periodicamente ripropone manifestazioni a tema che, per un giorno, vedono sfilare nelle strade del Nord Sardegna sciami (è proprio il caso di dirlo) di Vespe d'epoca.

Un'associazione non integralista, perché accetta anche la versione attuale "spuria" (cioè un monomarcia che i più tradizionalisti considerano invece uno scooter) messa in vendita dalla Piaggio, e che vuole coinvolgere più persone possibile in tutte le stagioni.

A Natale è ormai un classico l'appuntamento coi Babbi Natale che, a bordo della loro Vespa, si recano negli istituti per l'infanzia a consegnare i regali ai bambini poveri. In primavera cominciano le passeggiate nei paesi vicini a Sassari e d'estate è il momento della competizione. Una sfida aperta a tutta la Sardegna, un minuto e mezzo da fare quasi in apnea in un percorso tra birilli e prove di tecnica pura e abilità: passare su una trave in bilico, sgusciare nella strettoia dell'equilibrio stretto, prendere un bicchiere con una mano e trasportarlo in un altro punto, addirittura un passaggio che, in omaggio alle scampagnate degli anni Sessanta, costringe il concorrente a scendere dal sellino, aprire un cancello e ripartire il più velocemente possibile fino alla spirale finale che porta al traguardo.

Le più temibili, in queste prove, sono anche le più gettonate e cioè le corte e agilissime Vespa 50 e Vespa 50 special. Tanto che, per riequilibrare la competizione, gli organizzatori hanno diviso la prova in due categorie: una per i mezzi a scocca stretta e una per quelli a scocca larga, cioè i potenti "Vesponi" PX.

Il bello della prova, che si disputerà dalle 9 in poi nel piazzale di asfalto della ditta Agrisal, è comunque il colpo d'occhio delle moto d'epoca schierate. Anche quelli che non partecipano si recano ad assistere sul loro mezzo e per una mattina si ritorna indietro nel tempo: da quelle più antiche col faro basso (la più antica iscritta al club risale al 1956) ai cinquantini e ai vesponi che nel corso degli anni si sono susseguite, immarcescibili, sulle strade italiane senza mai perdere il loro fascino col faro tondo e la scocca interamente di lamiera.

Pezzi unici che mantengono inalterato il loro valore e hanno una marcia in più rispetto agli scooteroni che sfrecciano sulle strade urbane ed extraurbane, tutti uguali, avanzati tecnologicamente, comodi e risparmi osi, ma senza il cuore della vecchia Vespa.

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