La Nuova Sardegna

Anthony Peth da Uri, il nuovo talento in tv ha l’accento sardo

di Nadia Cossu
Anthony Peth da Uri, il nuovo talento in tv ha l’accento sardo

SASSARI. «Che dire? Per me è un sogno a occhi aperti». E sono occhi aperti che luccicano quelli di Antonio Petretto (in arte Anthony Peth), il giovane di Uri che a 28 anni sta calcando importanti...

24 agosto 2013
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SASSARI. «Che dire? Per me è un sogno a occhi aperti». E sono occhi aperti che luccicano quelli di Antonio Petretto (in arte Anthony Peth), il giovane di Uri che a 28 anni sta calcando importanti palcoscenici della televisione italiana e che negli ultimi mesi ha ricevuto prestigiosi premi nazionali e incarichi. «Studi molto – racconta – fai tanta gavetta e poi ti ritrovi di punto in bianco immerso in questo mondo. Assisti incredulo a quello che ti sta succedendo e in fondo lo sai che quella carta in più che molti ritengono tu abbia, arriva dalle tue origini». L’esser sardo, secondo Anthony, è un valore aggiunto: «La mia terra, della quale vado orgoglioso, è il segreto di questo inaspettato successo» rivela col sorriso sulle labbra.

Sei anni fa Maurizio Costanzo e Maria de Filippi lo ingaggiarono come uno dei dieci conduttori fissi del programma “Voglia” in onda su Italia 1 e Canale 5. Da allora sono cambiate tante cose: è arrivata la laurea in Regia a Roma e poi gli studi si sono perfezionati con la vincita della borsa di studio estiva per l'actorStudios di NewYork. Dopo un lungo percorso come aiuto regista per il cinema e la tv, il giovane di Uri è diventato lui stesso regista e autore dei suoi programmi tra cui "Un sorriso diverso" per Rai News. Dopo aver scritto il format “WakaShow” (programma “demenziale” composto da 15 comici) e il reality “L’Isola dei formosi”, è arrivata la proposta di Sky per la conduzione dello stesso programma. Ed è stato subito un successo. Qualche mese fa la più grande sorpresa: «Ho vinto il premio David per il settore televisione e questo ha segnato una svolta nella mia carriera». Prima il successo della trasmissione “Quelli che...gli opinionisti”, scritta dagli autori Rai Gegia e Franco Bonafiglia e campione di share domenicale, poi i viaggi per l’Europa con la rubrica di cinema “3,2,1 ciak” e ancora l’ennesimo riconoscimento: «A sorpresa scopro di essere il vincitore come Eccellenza al talento artistico emergente», premiato da Raf e applaudito per l’occasione anche dal ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri presente nel pubblico insieme – tra gli altri – «a Sandra Milo, Max Tortora, Renato Balestra, Emanuela Tittocchia, Elisabetta Pellini, Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini. Il premio l’ho ritirato al Campidoglio il 10 giugno – racconta con emozione ancora viva – nella manifestazione esclusiva DocItaly in cui ti viene assegnata la menzione Giovane Promessa». A settembre arriverà anche il “Telesat”, il premio delle tv satellitari e di Sky come conduttore dell'anno. «Ecco perché dico che mi pare un sogno. Sta succedendo tutto così in fretta. Sono giovane, molti dicono che la mia sardità mi rende simpatico e originale».

Nel frattempo Anthony prosegue il tour dei festival: i nastri d'argento, il Giffoni e il festival di Venezia. «Ciò che più mi piace è l’affetto che mi lega a tanti big del mondo dello spettacolo che da piccolo ammiravo in tv. Sono persone umili, più di quanto si immagini. C’è amicizia e stima reciproca». Progetti futuri? «Due nuovi format musicali (uno di questi è il programma di classifiche Top Music che andrà in onda su Sky a ottobre ndc), ma anche gossip e cucina. Curo sempre regie nuove di spot e collaborazioni per il cinema e mi divido fra conduzione e dietro le quinte in regia. Mi diverto ma, come ripeto sempre a me stesso, tengo i piedi ben saldi a terra». E con uno sguardo sempre rivolto verso il sociale, perché questo giovane di Uri ha talento ma anche un grande cuore e ha spesso lavorato come testimonial per le campagne di solidarietà a sostegno delle persone in difficoltà e dei bambini diversamente abili.

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