Cacciatore ucciso dal compagno di battuta
Massimo Marras, 48 anni, cagliaritano, raggiunto da un proiettile all’addome È morto dopo pochi minuti, inutile l’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco
VILLANOVA MONTELEONE. Una battuta di caccia finita tragicamente nelle campagne tra Romana e Villanova Monteleone. Un colpo di fucile partito da un muretto a secco e rimbalzato sul terreno: è questa la dinamica dell'incidente costato la vita, ieri mattina, a un cacciatore cagliaritano di 48 anni. La vittima, Massimo Marras, è stata raggiunta all'addome dalla fucilata partita dall’arma del compagno di caccia, un cagliaritano di 40 anni. Per Marras non c'è stato nulla da fare. La palla singola gli ha lacerato l’addome e lo ha ucciso nel breve volgere del tempo.
I due amici che si trovavano con lui – una micro compagnia di caccia – hanno lanciato immediatamente l'allarme interpellando il 118. Sul posto è intervenuta subito una pattuglia del Corpo forestale, guidata dall’ispettore Antonio Pisanu, ed è stato chiesto l’intervento dell’elicottero, poiché la zona è particolarmente impervia.Quando l'elicottero dei vigili del fuoco, partito da Alghero con a bordo una équipe del 118, è arrivato sul posto, i sanitari non hanno potuto che constatare il decesso.Marras era partito all'alba con due amici per una battuta al cinghiale nella zona di Villanova, in regione Puttu Codinu. Un’area molto ricca di selvaggina e che i tre cacciatori avevano frequentato altre volte. Raggiunta una radura, il gruppetto si è separato. Intorno alle 9 la tragedia: un cacciatore appostato dietro un muretto a secco ha sparato, il colpo è rimbalzato sul terreno finendo per ferire a morte Marras. Il cacciatore, sposato e padre di due figli, è stato colpito da una palla secca, e il proiettile gli ha provocato una violenta emorragia. Il fucile dal quale è partito il colpo è stato messo sotto sequestro, in attesa delle verifiche del caso. Sul posto, insieme ai carabinieri della stazione di Villanova Monteleone, si è recato il magistrato Giovanni Porcheddu che, constatata la situazione, ha disposto il trasferimento della salma all’Istituto di Medicina legale di Sassari, per gli accertamenti necroscopici del caso.
Secondo un bilancio degli ambientalisti anticaccia del Gruppo di intervento giuridico, nel corso della stagione venatoria si è arrivati a sette incidenti in Sardegna con tre morti e sei feriti, tutti cacciatori. (ha collaborato Leonardo Arru)
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