Il piano di Antoni O’Breskey oggi a “Magia dei Tacchi”
ULASSAI. Notte di note in Ogliastra. La “Magia dei Tacchi” riprende il suo viaggio, intrecciandolo con i colori forti e luminosi di un territorio che si vuole raccontare. Stasera, alle 20, quando...
ULASSAI. Notte di note in Ogliastra. La “Magia dei Tacchi” riprende il suo viaggio, intrecciandolo con i colori forti e luminosi di un territorio che si vuole raccontare. Stasera, alle 20, quando sarà già scesa l’oscurità sui giganti di calcare, a Ulassai, il centro polifunzionale di Barigau aprirà le porte a un musicista di fama internazionale, Antoni O’Breskey. Insieme alla figlia Consuelo Nerea accarezzeranno il cuore dell’Ogliastra con una musica che arriva fino all'anima. Un artista completo. L’Hot Press Dublin lo ha definito «un genio, uno dei musicisti più innovativi che abbiano mai spaziato in qualsiasi genere musicale».
Compositore, pianista, pluristrumentista, Antoni O’Breskey ha dato vita e respiro al suo strabiliante mondo musicale, introducendo per primo il pianoforte nella musica irlandese e nel flamenco, fondendole con il blues, creando uno stile pianistico unico e inconfondibile.
Dall’Irlanda al mondo. Un’avventura iniziata nel 1976 quando il pianista, diplomato al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, incide il suo primo lp interamente dedicato a questa terra, “Irish songs of love and struggle”, oggi nella compilation “Simple Way”. Sperimentazioni, le sue, dalle quali sono scaturite nuove forme musicali che hanno rinnovato il panorama jazz, unendo sapientemente con il suo Nomadic Piano le musiche del mondo e gli artisti più rappresentativi di queste: Antonio Carmona (Ketama), José Seves (Inti-Illimani), Ronnie Drew (Dubliners). E poi il cinema, il teatro e la danza. Quando le sue composizioni classiche per piano, cello e oboe, eseguite nei più prestigiosi teatri, si sono uniti alla sua World Music, il risultato è stato eccezionale, dando vita a celebri colonne sonore: illustri le collaborazioni con Folco Quilici, Ermanno Olmi, Franco Piavoli, Giorgio Albertazzi e il Balletto di Sicilia.
Magia dei Tacchi, insomma, ancora una volta profuma di cultura e qualità, con il suo presidente Sergio Podda, imprenditore ogliastrino, che ci crede e ne ribadisce spirito e filosofia: «Magia dei Tacchi non è un'associazione. È un modo nuovo di concepire l’idea di turismo sostenibile. Sostenibile con il territorio, la popolazione, le tradizioni. Un modo di progettare lo sviluppo che attraversi le società locali e le renda protagoniste. Pochi hanno il coraggio di rischiare e mettersi in gioco. Ora, però, qualcosa inizia a muoversi, per questo andiamo avanti, nonostante le difficoltà, con grande passione. Il concerto di Primavera si inserisce in questa logica di approccio al territorio, di un nuovo modo di fare comunicazione. Per risvegliare le menti. La musica serve anche a questo».