Fuori dalla caserma urla, insulti e sputi contro l’arrestato
TEMPIO. “Bastardo” è l’unico insulto riferibile urlato contro Angelo Frigeri, quando a bordo di un’auto è stato tradotto in carcere da viale Don Sturzo. La notizia del fermo, che si è subito diffusa...
TEMPIO. “Bastardo” è l’unico insulto riferibile urlato contro Angelo Frigeri, quando a bordo di un’auto è stato tradotto in carcere da viale Don Sturzo. La notizia del fermo, che si è subito diffusa in città, ha spinto molti ad aspettare davanti alla caserma dei carabinieri, alcuni per curiosità, altri per esprimere la propria rabbia per un delitto che ha scioccato l’intera città. La rabbia, gli insulti, gli sputi, forse anche le minacce, nei confronti del presunto assassino (che seduto nel sedile posteriore non ha accennato alcun tipo di emozione), riescono a dare forse la misura, della rabbia, dello stupore, della vergogna per la macchia indelebile provocata su Tempio. L’uscita del fermato che tutti aspettavano dalla porta principale è stata spostata e attuata dalla porta carraia. «Per motivi di sicurezza del fermato stesso – ha spiegato un inquirente – e per sicurezza degli stessi militari». La possibilità infatti che si potesse tentare un linciaggio era troppo reale per essere sottovalutata. Portato così dalle scale interne nei garage della caserma, l’uomo è stato fatto salire senza difficoltà e soltanto all’uscita, la folla ha scatenato per qualche minuto la sua rabbia. Mentre la maggior parte urlava epiteti e insulti irripetibili, alcune donne piangevano in silenzio. Alcuni cittadini, infine, quando la folla si è allontanata, hanno espresso ai carabinieri il loro ringraziamento. Anche questo fa capire quanto grande sia l’orrore, la rabbia e l’impotenza per quanto è accaduto a Tempio. (a.m.)
