Intitolazione della biblioteca universitaria di Sassari: «La scelta giusta è la Deledda», parte sul web un contro appello
Per Berlinguer firmano Zagrebelsky, Renato Soru e l’assessore Claudia Firino
SASSARI. Si apre il match tra Enrico Berlinguer e Grazia Deledda. Per chiedere al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini l’intitolazione al Premio Nobel nuorese della Biblioteca dell’Università di Sassari è nato un comitato che sta raccogliendo firme sul web (sinora ne sono arrivate 380). Promotore è Dino Manca, filologo e responsabile della commissione Lingua e cultura sarda dell’ateneo sassarese.
«La biblioteca – scrive Manca nel suo appello – è un'istituzione, un presidio, un simbolo che comunica, a partire dalla sua intitolazione. E chi, ci si chiede, meglio di una scrittrice, di un premio Nobel, può rappresentare il "granaio" etico ed estetico dei sardi, il modello letterario più alto, il paradigma di un'identità di popolo, contro quell'"inverno dello spirito" tante volte evocato?» «Con la Deledda – aggiunge Manca – l'isola entrò a far parte dell'immaginario europeo. Il libro le permise di oltrepassare la "finestra-limine" per proiettarsi nel mondo e con lei la terra-madre ritornò a essere centro e non più periferia, luogo mitico e archetipo di tutti i luoghi: "I libri e i giornali sono i miei amici e guai a me senza di loro".
Per lei, prima donna a vincere il premio Nobel e prima donna nella storia d'Italia a essere candidata alle elezioni politiche quando alle donne non era stato ancora riconosciuto il diritto di voto, la scrittura divenne occasione straordinaria di riscatto e di libertà: "Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri". Un vero esempio per tantissimi giovani».
Intanto anche sull’altro fronte, quello pro Berlinguer, prosegue la raccolta di firme. Ieri ne sono arrivate tre “pesanti”: quella di Gustavo Zagrebelsky, ex presidente della Corte costituzionale, quella di Renato Soru, candidato del Pd alle elezioni europee, e quella di Claudia Firino, assessore regionale alla Cultura. Ma anche dall’Università di Sassari vengono consensi. Tra gli altri, quelli di Lio Mura (preside di Scienze politiche), di Alberto Moravetti, di Antonio Fadda, di Simone Pajno e di Patrizia Patrizi. E arrivano adesioni anche da atenei fuori dell’isola: Gianni Francioni (Università di Pavia), Valerio Cappozzo (University of Mississippi), Fabrizio Deriu (Università di Teramo).Tra le altre firme illustri pro Berlinguer, Paolo Fresu, Goffredo Fofi, Giancarlo De Cataldo, Nadia Urbinati, Beppe Pisanu, Massimo Carlotto e Lella Costa.