La Nuova Sardegna

Al voto il 43%: l’astensionismo non vince

L’astensionismo non ha vinto. La quota dei votanti nei 28 Paesi dell’Ue è stata, secondo la prima stima dell’Europarlamento, del 43,1% rispetto al 43% delle elezioni del 2009. Gli elettori europei...

26 maggio 2014
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L’astensionismo non ha vinto. La quota dei votanti nei 28 Paesi dell’Ue è stata, secondo la prima stima dell’Europarlamento, del 43,1% rispetto al 43% delle elezioni del 2009. Gli elettori europei hanno dunque interrotto la tendenza di lungo termine al calo dell’affluenza alle urne nelle elezioni europee: come ha annunciato il servizio stampa del parlamento europeo a Bruxelles, il dato complessivo è del 43,11% contro il 43% del 2009. Particolarmente elevati i livelli di affluenza di Belgio e Lussemburgo (90%) dove il voto è obbligatorio, Grecia (57,4%) Irlanda (51,2%), Svezia (51%), Germania (47,9%), Spagna (44,7%). Nel Regno Unito il tasso è stato pari al 36%, mentre sono particolarmente bassi i livelli di voto nei Paesi dell’Est europeo: in Slovacchia, Paese che fa parte dell’Eurozona, ha votato il 13% degli elettori, in Slovenia il 21%, in Polonia il 22,7%, in Ungheria il 29,2%.

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