La Nuova Sardegna

Germania, rimonta la Spd

Germania, rimonta la Spd

Cdu primo partito (35,6%), ma i socialisti arrivano al 27,2%

26 maggio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





BERLINO. Angela Merkel resta in testa in Germania ma non tira aria da trionfo nell’Unione, che rispetto alle federali perde a causa della disfatta in Baviera. I socialdemocratici, invece, esultano per i sette punti riconquistati dopo il disastro di 9 anni fa, e incoronano Martin Schulz, dedicandogli il recupero più straordinario della loro storia. Veri vincitori della tornata elettorale delle europee 2014 sono però gli antieuro di Alternative fuer Deutschland: non si è verificata l’esplosione che si temeva, fa notare qualcuno, ma con quasi il 7% gli economisti di Bernd Lucke ritengono di essere il nuovo partito popolare tedesco, «sbocciato» a Bruxelles. Le ultime proiezioni in serata hanno confermato che la Cdu ha ottenuto tra il 35,5 e il 35,7% (nel 2009 presero il 37,9) e si tratta comunque del peggior risultato dal 1979 in Europa. L’Spd ha ottenuto un 27,2% (20,8% cinque anni fa), i Verdi il 10,7 (12,1), la Linke 7,5 e Afd fra il 6,8 e il 7. Immediatamente si sono profilati due sconfitti, i populisti di Horst Seehofer, con la Csu che ha perso ben 8 punti in Baviera, e i liberali del giovane Christian Lindner al 3%. Con le nuove regole entrano anche sei piccoli partiti, con un seggio ai nazionalisti di estrema destra dell’Npd, uno per i Pirati e per i Freie Waehler. «Oggi abbiamo vissuto il più grande incremento nella storia dell’Spd in Germania. Il risultato ha un nome e si chiama Martin Schulz», ha detto il vicecancelliere Sigmar Gabriel, portando in trionfo il candidato alla presidenza della Commissione europea.

In Primo Piano
Primo giorno

Scuola, si ricomincia. In dieci anni nell’isola “persi” oltre 35mila studenti

di Silvia Sanna
Le nostre iniziative