La Nuova Sardegna

«Il cinema sardo è una risorsaper l’isola intera»

di Costantino Cossu
«Il cinema sardo è una risorsaper l’isola intera»

Sardegna Film Commission, la struttura inaugura la nuova sede. Dal presidente Grimaldi un primo bilancio

27 maggio 2014
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Oggi alle 18 viene inaugurata, in via Malta 63 a Cagliari, la nuova sede della Fondazione Sardegna Film Commission. Interverranno il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il segretario dell'Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche e audiovisive) Silvio Maselli. A fare gli onori di casa, il presidente della Film Commission Antonello Grimaldi e il direttore Nevina Satta. Con Antonello Grimaldi facciamo il punto dell'attività della Film Commission a due anni e mezzo dalla sua istituzione.

Come sono stati questi due anni e mezzo di lavoro?

«Non facili. La Film Commission, fondazione no-profit di partecipazione esclusiva regionale, è nata nel novembre del 2011 ma è entrata a regime operativo solo il 9 agosto 2012, con la nomina del direttore, Nevina Satta. I progetti realizzati sono stati possibili grazie alle sfide radicali affrontate negli ultimi diciotto mesi, fronteggiando un gravissimo blocco delle assunzioni del personale, affrontando tagli di bilancio molto pesanti e costruendo con determinazione, in una regione segnata da una crisi occupazionale ed economica senza precedenti, proposte alternative e piani di lavoro che sono diventati solide fondamenta per lo sviluppo della filiera audiovisiva isolana».

Su quali finanziamenti avete potuto contare?

«Nell'agosto 2012, prima della nomina del direttore, il budget della Fondazione era di 230.000 euro. Grazie ad un costante lavoro di fundraising e di monitoraggio delle risorse disponibili a livello regionale, nazionale ed europeo, il bilancio previsionale del 2014 è stato portato a 4,6 milioni, di cui 3,1 milioni sono frutto di progetti costruiti dalla direzione in collaborazione con diversi assessorati regionali. Un dato mi sembra particolarmente significativo: il 67% della dotazione finanziaria a disposizione della Film Commission per il 2014 sarà costituito da fondi strutturali europei».

E come sono stati spesi i soldi?

«In un anno e mezzo è stata garantita nell'isola assistenza logistico-organizzativa gratuita a oltre cinquanta produzioni audiovisive locali, nazionali ed internazionali. E' stato creato un fondo ospitalità (sperimentato sulle produzioni già in corso nel 2012 in Sardegna) con l'erogazione di rimborsi parziali delle spese di hotel, ristoranti, noleggi e trasporti sostenute da sette film girati in Sardegna (tra cui "Bellas mariposas", "L'arbitro", "Una piccola impresa meridionale", "Dimmi che destino avrò"). Quando nel 2013 il nostro fondo è andato a pieno regime, abbiamo sostenuto dieci produzioni, tra film e documentari. E nel 2014 siamo passati da una a due chiamate del bando pubblico, tuttora in corso. Oltre cinquanta produzioni di diversa entità (tra lungometraggi e documentari, serie web e spot pubblicitari) negli ultimi diciotto mesi hanno richiesto e ricevuto la assistenza della Film Commission, anche come produzione creativa. Inoltre, nel 2013 è stata assunta dalla Film Commission la gestione dei bandi regionali della legge regionale sul cinema 15/2006 per l'assegnazione di 518 mila euro contributi del 2012. I fondi disponibili hanno garantito un contributo economico a quattordici festival e rassegne, a due eventi formativi, a nove produzioni di documentari e di cortometraggi, allo sviluppo di sei film di interesse regionale, alla distribuzione di sette lungometraggi».

Che cosa avete fatto per garantire la trasparenza nella assegnazione dei fondi?

«L'analisi e la selezione dei progetti è stata compiuta, sulla base dei criteri fissati dalla legge regionale sul cinema, da una commissione di valutazione composta da membri del consiglio di amministrazione della Film Commission e da funzionari della Regione. L'istruttoria e la valutazione dei progetti beneficiari dei contributi sono a carico degli uffici della Fondazione e sono state svolte, dal 2012 ad oggi, dalla direzione con la supervisione di un commercialista e la verifica del Revisore unico dei conti».

Che cosa avete fatto per legare il vostro lavoro al quadro più ampio dell'economia regionale?

«Abbiamo coinvolto imprese private sarde legate alla ristorazione e alla produzione vinicola nella sponsorizzazione di eventi promozionali della Fondazione Film Commission, valorizzando l'impatto di visibilità per le aziende. Sella & Mosca ed Esca sono state impegnate nel lancio di "Bellas mariposas" di Salvatore Mereu alla Mostra del cinema di Venezia nel 2012; Orro, Vie del Cannonau & Anna P. hanno invece partecipato al lancio de "L'arbitro" di Paolo Zucca, sempre a Venezia ma nel 2013. Puntiamo a coinvolgere altre aziende e gli enti locali. Diversi progetti sono allo studio con gli assessorati della Regione, con i Comuni di Cagliari, di Sassari e di Nuoro, con l'Anci, con le Camere di commercio, con l'Agenzia delle coste e con consorzi produttivi e network turistici».

E nel campo della formazione?

«Tra le varie iniziative ne cito una in particolare: nel 2014 la Film Commission è diventata partner del Maya Workshop, un workshop intensivo di produzione e di coaching per produttori emergenti, organizzato con il sostegno del programma “Media” dell’Unione europea, promosso dalla Genova-Liguria Film Commission. La sessione di lavoro in Sardegna si svolgerà nel mese di marzo 2015 ed è già confermato un workshop intensivo di preparazione per i giovani produttori sardi nell’autunno 2014».

Quali sono i vostri nuovi progetti?

«Dopo diciotto mesi di lavoro, la strategia di partnership in Europa e di fundraising ha dato i suoi frutti: il ricorso ai fondi strutturali della Ue ha garantito, nel bilancio economico di previsione, 3.114.000 euro. Di questi soldi ben due milioni saranno messi a bando per la realizzazione di venti documentari, venti cortometraggi, due miniserie tv, nove serie web e nove audiovisivi di formato misto (animazione, videoclip, opere crossmediali). Il progetto "Heroes", inoltre, prevede workshop di comunicazione e di informazione nel territorio isolano, anche destinati ai produttori, ai talents e alle maestranze. Gli avvisi di bando saranno rivolti a case di produzione, a fondazioni e a operatori finanziari la cui attività primaria sia la produzione audiovisiva. Siamo finalmente in grado di entrare in una nuova fase. Riattiveremo la filiera audiovisiva locale con continuità e in dialogo con i partner europei».

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