La Nuova Sardegna

Berlusconi: «Marina? Guido io Forza Italia»

di Gabriele Rizzardi

L’ex premier striglia i suoi e lancia l’allarme: «Le casse sono vuote. Siamo con l’acqua alla gola»

29 maggio 2014
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ROMA. «Alla guida del partito resto io. Per favore non si parli più dei miei figli. Aiutatemi a dirlo in giro. La questione è chiusa». Deciso a scongiurare una resa dei conti che potrebbe mandare all’aria quel che resta di Forza Italia e consapevole che troppe sono le tensioni interne per imporre una candidatura dall’alto, Silvio Berlusconi assicura che non ci sarà nessuna successione dinastica (almeno per adesso) e rimane sul ponte di comando. «Forza Italia resta decisamente all’opposizione del governo. Ma la porteremo avanti con il consueto senso di responsdabilità » dice l’ex premier all’ufficio di presidenza di Fi, convocato non a palazzo Grazioli ma nella nuova sede del partito in piazza San Lorenzo in Lucina.

Deluso dal risultato del voto, l’ex Cavaliere assicura che non dirà più che Renzi «è simpatico e capace» e inaugura il nuovo corso di Forza Italia spiegando che, causa un forte astensionismo, il 16,8% ottenuto domenica scorsa non è stato un flop: «Noi non abbiamo perso. Il 50% degli elettori non ha compreso che doveva essere protagonista del voto». E poi hanno pesato anche gli «attacchi del Nuovo Centrodestra» i «casi» Scajola e Dell’Utri e lo «scandalo Expo».

Ma a preoccupare Berlusconi sono anche e soprattutto le casse vuote del partito. Di chi la colpa? «La sinistra ha fatto questa legge contro il finanziamento pubblico ai partiti per penalizzarmi e quindi adesso dovete darvi da fare sul territorio perché le casse sono vuote. Siamo con l’acqua alla gola» ammette l’ex premier che chiede ai dirigenti di puntare su tesseramento e congressi cittadini.

In linea con la volontà di rimanere al vertice di Forza Italia per un tempo ancora lungo, Berlusconi risponde picche a Raffaele Fitto che invoca le primarie per scegliere il leader del partito ma apre ad eventuali primarie di coalizione, che si faranno quando ci sarà la possibilità di andare alle elezioni politiche.

«Le primarie di partito non avrebbero senso, quelle di coalizione si faranno quando ci saranno le condizioni per una riunificazione del centrodestra e quindi una nuova coalizione. Ma non si faranno ora e non si faranno ad ogni costo. Per ora siamo con la Lega» mette in chiaro Berlusconi, che oggi firmerà i referendum proposti dal Carroccio (legge Fornero, immigrazione, prostituzione, euro). La marcia di avvicinamento, insomma, è verso Matteo Salvini e non certo verso “l’odiato” Angelino Alfano, che in campagna elettorale «non ha perso occasione per attaccarci pesantemente».

Forza Italia tornerà all’opposizione? Il “cerchio magico” composto da Maria Rosaria Rossi, Francesca Pascale e Giovanni Toti , vorrebbe far saltare il tavolo delle riforme ma il Cavaliere resiste e ricorda che quelle proposte da Renzi sono le riforme «del centrodestra». Quanto a Grillo, Berlusconi spiega ai suoi la nuova strategia nei confronti dei 5 Stelle: «Se siete d’accordo, non rispondiamo più alle provocazioni. Ignoriamoli. Niente più risposte ai loro attacchi»

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