La Nuova Sardegna

“Marina Cafè Noir” Cultura, relazioni e politica

di Roberta Sanna

Presentata a Cagliari la rassegna di settembre: teatro, reading e musica I temi riprendono la vocazione sociale per non arrendersi alle logiche di mercato

29 maggio 2014
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CAGLIARI. «Non tutto è in vendita. Non sono in vendita la libertà, i sorrisi, le piazze, le buone letture, i rapporti umani, la leggerezza, la gioia, il confronto. E nemmeno le stagioni». Con un tema che riprende la vocazione politica, per riflettere sull’economia della cultura e non arrendersi alle logiche di mercato, il “Marina Cafè Noir”, festival di letterature applicate, popolare e gratuito, giunto alla 12° edizione, tornerà dall’11 al 14 settembre, con quattro giorni di teatro, reading, incontri, musica e arte.

Lo annunciano, ma senza ancora fare anticipazioni sui nomi degli scrittori e antropologi che amplieranno il dibattito dalla monetizzazione delle proposte culturali all’economia delle relazioni e dei beni comuni, gli organizzatori della squadra di Chourmo (composta da Giacomo Casti, Francesco Canu, Simone Murru, Francesco Adamo, Carlo Birocchi, Donatella Mendolia) in occasione dell’importante anteprima al festival che vede in questi giorni la tournée sarda del poeta americano Jack Hirschman, in collaborazione Progetto Ottobre in Poesia, Baracca Rossa, Morepost e Biblioteca di Asuni.

La rete di collaborazioni sarà un punto qualificante, con numerosi progetti inediti e maggiore apertura alle associazioni, invito valido fino alla definizione del programma. Quella di Hirschman non sarà l’unica anteprima, né l’unica novità. Oltre alla ricollocazione a fine estate, dopo la forzata edizione invernale del 2013, ci sarà anche un nuovo spazio. Solo il primo giorno del festival si svolgerà alla Marina.

«Con questo quartiere c’è un rapporto forte e simbolico» – sottolineano gli organizzatori– «qui siamo nati e abbiamo svolto il nostro compito di operatori culturali, ma vogliamo guardare anche oltre e altrove».Così nei giorni successivi ci si sposterà nel Chourmo Village, da allestire, con la chiusura al traffico della prima parte del viale Regina Elena, tra il Giardino Sotto le Mura, con due palchi per le esibizioni, e il Terrapieno con stand informativi, e dove è stata predisposta una libreria temporanea e un punto ristoro. Nessuna anticipazione per ora sui costi, in attesa di conferma dei contributi pubblici, dopo le difficoltà dell’anno scorso superate con il ricorso al crowdfunding, che vide rispondere con generosa partecipazione una gran parte di quel pubblico affezionato che è andato sempre crescendo dalla prima edizione del 2003.

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